di Pietro Tonti
In riferimento all’articolo pubblicato in data di ieri 26 febbraio avente titolo: “Torella Del Sannio – Scampato pericolo di contagio, da Wuhan con leggerezza?”
Abbiamo approfondito l’argomento attraverso le decine di persone le quali, con modi civili e propositivi ci hanno lusingato per aver posto all’attenzione dell’opinione pubblica un caso anomalo di gestione di un’emergenza, ma vi è stato anche chi con estrema presunzione ed arroganza ha affermato che i contenuti di tale articolo erano falsi, apostrofandoci anche con dure parole disonorevoli, riservandoci di agire per vie legali nei confronti di chi non rispetta la libera informazione sui social con il tentativo di screditarci, ci teniamo a sottolineare che ci adoperiamo nella verità dell’informazione, non sottacendo nemmeno quelle notizie scomode che in una piccola realtà spesso vanno impropriamente omesse.
Oggi abbiamo ricevuto due informazioni rilevanti, la prima direttamente dalla nonna dei bimbi in questione che ci ha intimato di apportare la correzione e rettificare la notizia pena citarci in giudizio, mentre ci eravamo già adoperati per rettificare l’articolo precedente, ma lo ribadiamo anche qui:
“i nonni e i nipoti sono giunti dalla Cina, non da Wuhan come erroneamente ci avevano informati, ma da Hong Kong”.
La signora ci spiega che mentre erano in vacanza in Cina, la decisione di condurre i nipoti in Italia è stata motivata dal grande impegno dei genitori entrambi diplomatici in Cina.
Ci informa altresì che hanno effettuato la quarantena tutti, nonni e bambini dal 7 al 21 febbraio, mentre i bambini sono tornati a scuola il 22 febbraio.
Non contenti e senza lasciare nulla di intentato, visto l’enorme eco dell’articolo a livello regionale e soprattutto nella comunità di Torella del Sannio, oggi personalmente ho contattato il sindaco Antonio Lombardi per una intervista chiarificatrice sugli eventi. Naturalmente in maniera scherzosa ci ha ringraziati per la grande visibilità data al paese, pur se con un argomento spigoloso, quindi nulla a che fare fortunatamente con chi ha cercato di portare la questione sulla gravità dell’informazione per una futura privazione di visitazione turistica al paese: assolutamente inappropriata.
Il primo cittadino ha ribadito quello che avevamo già affermato con chiarezza nell’articolo:
“le quattro persone provenienti dalla Cina dal 7 febbraio godono di ottima salute e quindi non vi è stato pericolo e non ve ne sarà per la cittadinanza”.
Ma vi sono delle nebbie cui nemmeno il sindaco è stato in grado di diradare, anzi ha rafforzato le tesi enunciate nell’articolo di ieri.
In primis Lombardi ha saputo dell’arrivo di nonni e nipoti a Torella solo dopo qualche giorno, ignorando la quarantena disposta dalla Asrem regionale, ma in data 18 febbraio (si allega ricevuta del protocollo Asrem) il sindaco, incalzato dai cittadini, con atto pubblico (allegato) inviava una Pec all’Asrem per uno scarico di responsabilità e per rendere edotta l’autorità sanitaria regionale, ad Oggetto: “Rientro di cittadini da Hong Kong”, con il contenuto:
<< In merito alla sorveglianza sanitaria attiva e volontaria prevista per i 2 adulti torellesi di rientro da Hong Kong e per i due minori domiciliati presso di essi, il sottoscritto, in qualità di autorità sanitaria locale, comunica che diversi cittadini residenti a Torella hanno segnalato che i due adulti – soggetti a sorveglianza sanitaria di 14 giorni, a partire dalla data di rientro – escono sovente dalla propria abitazione avendo contatti frequenti con altre persone>>.
Questa missiva conferma in toto quanto appreso dalle nostre fonti, non escludendo che i quattro di ritorno dalla Cina abbiano – come in tanti cinesi hanno continuato a fare fino ad oggi per rientrare in Italia – fatto scalo in altre nazioni per approdare nella nostra penisola, eludendo il blocco aereo da e per la Cina in vigore dal 31 gennaio scorso.
Non stiamo a ripete quanto già affermato nell’articolo di ieri. Oggi che si può dire tutto a posto e tirare un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo ci chiediamo, prendendo quale verità effettuale la comunicazione protocollata dal sindaco all’Asrem:
qualora fossero giunti in questo periodo in Italia dalla Cina, quella tranquillità e sicurezza che tanti cittadini torellesi hanno ostentato, nonostante il mancato rispetto delle principali norme di sicurezza dettate dalla quarantena Asrem ed eluse, quali sarebbero state le reazioni oggi?
Qualora qualcuno di loro fosse risultato infetto, oggi avremmo avuto il primo focolaio in Italia nel Molise e non in Lombardia di coronavirus per la leggerezza con cui si è trattato il caso.
Questo solo per portare ad una riflessione: le regole sono regole e vanno rispettate ed adottate da tutti, a prescindere da chi si è, da chi possiede o non possiede, davanti ad un rischio epidemico non c’è discussione che tenga e sconti da fare, sia da monito per il presente e per il futuro della nostra comunità.