L’incontro tra la nostra delegazione, quella degli ex cantonieri autisti della provincia di Isernia, tenutosi lo scorso venerdì con il presidente Toma, si è concluso con un beneaugurante arrivederci tra una ventina di giorni. La giornata vissuta tra lunghe sintesi di quanto detto e prodotto negli ultimi due anni per aggiornare il nuovo governatore, si è conclusa con la certezza che il presidente e il suo staff tecnico, leggeranno tutte le carte lasciate a corredo delle relazioni verbali per fare tutte le valutazioni del caso.
Come si diceva, abbiamo avuto l’impressione che Toma prendesse in seria considerazione lo stato di disagio vissuto dagli ex lavoratori e la preoccupante situazione di pericolo nelle quali versano le strade provinciali ed è per questi motivi che il governatore ha sottolineato la necessità impellente di trovare strade alternative in attesa che si verifichino le condizioni che permettano alla provincia di stabilizzare questi ex lavoratori. A dire il vero, prudenza dovuta a parte, ci è sembrato di capire che, carte o non carte, tutti siano nella consapevolezza che ridare dignità a questi uomini e sicurezza strade sia possibile, l’unico incredibile baluardo della non possibilità, resta il presidente della provincia il quale, tra litanie e cambi di versione, rimane arroccato su posizioni di assoluto diniego difronte alle logiche richieste e alle reali possibilità di stabilizzazione dell’ex personale.
Ma l’attesa non sarà inutile in quanto, il governatore, fatte comunque le sue valutazioni sul carteggio, di suo ha assunto l’impegno per espedire tentativi, possibilissimi, di affiancamento ed accompagnamento, progetti che potrebbero agevolare il percorso verso la stabilizzazione, finanziati dalla regione o da altri soggetti quali l’unione europea o altri. Per essere il primo incontro, dopo una forte frenata degli ultimi anni, ci lascia ottimisti, non fosse altro per il fatto che lo stesso Toma si è congedato da noi con l’annuncio di una nuova convocazione a breve. Vogliamo credere che si possa affrontare un futuro lavorativo più sereno, anzi, lo crediamo, fermo restando l’atteggiamento di assoluta negatività di Coia, ultimo baluardo di un centro sinistra artefice di tanti danni, cantonieri compresi.
Emilio Izzo