Testamento: avviare confronto con comitati e associazioni locali. Chiarire se vi sono protocolli d’intesa già firmati da attori istituzionali e soggetti coinvolti.

Interrogazione al Presidente del Consiglio, al Ministro dei trasporti e al Ministro della transizione ecologica sul raddoppio ferroviario Termoli –Lesina

 

«Sul raddoppio ferroviario Termoli –Lesina è doveroso e urgente avviare un tavolo tecnico di confronto tra attori istituzionali coinvolti e comitati e  associazioni locali, al fine di garantire un assetto urbano e territoriale rispettoso dell’ambiente, della salute pubblica e della vocazione turistica della città di Termoli». A dichiararlo Rosa Alba Testamento, parlamentare molisana alla Camera dei Deputati, che sul tema ha inviato un’interrogazione al Presidente del Consiglio Draghi, al Ministro dei Trasporti Giovannini e al Ministro della Transizione Ecologica Cingolani.

«Nonostante – continua la parlamentare – sia ancora all’esame della Commissione VIA-VAS, il progetto non solo è stato inserito tra i 53 interventi infrastrutturali per i quali, al fine di accelerarne l’iter, è stata prevista la nomina di un commissario straordinario, ma tale incarico è stato anche attribuito a un dirigente di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) promotrice dello stesso progetto.

In pratica a chi l’ha proposto è stato anche assegnato il compito di realizzarlo velocemente, ignorando completamente l’impatto ambientale, acustico e urbano che ricadrebbe sulla città di Termoli! Infatti – prosegue- in merito alla sistemazione del nodo ferroviario termolese e alla previsione, peraltro del tutto insufficiente, di barriere antirumore nel centro città e nei lotti 2 e 3 della “Termoli – Ripalta” alcuna informazione viene fornita ai cittadini, nonostante si tratti di decisioni che andranno a condizionare un territorio e le peculiarità paesaggistiche, turistiche e culturali che lo caratterizzano.

Per questi motivi, nell’interrogazione, ho anche chiesto a Draghi e ai Ministri Giovannini e Cingolani se siano a conoscenza  o meno di protocolli d’intesa sottoscritti da RFI, Comune di Termoli e altre parti interessate, sia in merito alla questione della sistemazione del nodo ferroviario termolese che a quella delle barriere.

I cittadini hanno diritto che si faccia chiarezza» – conclude Testamento.