Sisma di magnitudo 5.2 epicentro Montecilfone, si registrerebbero crolli nell’area del cratere e feriti. 

Un terremoto di magnitudo ML 5.2 è avvenuto nella zona: 4 km SE Montecilfone (CB), oggi pomeriggio alle ore 20:19:04 (UTC +02:00) ora italiana, seguita da altre 17 scosse di assestamento, l’ultima registrata alle 21:28:38 di magnitudo 3.5.

Il terremoto di forte magnitudo, superiore sia per intensità che per durata alla scossa del 14 agosto.

Gli effetti del sisma di oggi in un’abitazione di Acquaviva Collecroci

Si registrano dalle prime sommarie informazioni crolli a Montecilfone e a San Martino in Pensilis, dove sarebbe caduto l’arco baronale. Crolli si sarebbero registrati anche a Larino dove una donna è stata ferita da un cornicione.  Anche ad Acquaviva Collecroci diverse abitazioni hanno subito danni. La popolazione dell’area interessata è in strada con un allarme lanciato dalla Protezione Civile che dovrà rieseguire l’iter di controlli delle zone e strutture a rischio, nelle prossime ore, come viadotti e palazzi non antisismici.

Abbiamo raggiunto telefonicamente il Consigliere dell’Ordine Nazionale dei Geologi Domenico Angelone, per un bilancio provvisorio per quello che sta avvenendo in questi giorni.

Dott. Angelone cosa sta accadendo?

Risulta evidente che si è aperta una faglia in un’area insolita, dove normalmente i terremoti sono di lieve entità.

Cosa potrebbe accadere?

E’ difficile poterlo dire, aspettiamo i risultati dei rilievi delle prossime ore per tracciare un bilancio circostanziato degli accadimenti e esprimere un giudizio tecnico in merito, per quanto è nelle nostre conoscenze. Ripeto, è insolito un terremoto di una magnitudo di 5.2 in quest’area, ma sappiamo che la nostra regione, è in zona rossa nella mappa delle criticità nazionali per i terremoti, bisogna aspettarsi di tutto ed essere prevenuti.

Potrebbe trattarsi di responsabilità addossabili alle ricerche di gas nell’Adriatico, quindi di “fracking” la fratturazione idraulica” la tecnica per estrarre gas naturale a grande profondità, a generare queste scosse, data la profondità esigua con cui si stanno verificando le scosse e la vicinanza degli epicentri al mare?

Difficile poter affermare questo, anzi impossibile, se guardiamo la mappa storica, la ciclicità dei terremoti nel Molise, ci rendiamo conto che nel corso dei secoli si sono verificati a cadenza di anni a seconda delle faglie. Quella che desta in noi geologi maggiore preoccupazione è la rinomata faglia del Matese, in osservazione costante che nel corso dei secoli ha generato i terremoti più distruttivi.

Quindi per questo sisma in corso, con relative scosse di assestamento, secondo lei bisogna stare tranquilli, o si potrebbe registrare una scossa più forte?

Difficile dirlo, naturalmente la prudenza, soprattutto nell’area del nuovo cratere deve essere massima, attendiamo gli sviluppi nelle prossime ore.