“Terra… e altre cose sul futuro”
Giovanni Petta a Sessano per la presentazione del suo nuovo romanzo
Sessano del Molise. “Terra… e altre cose sul futuro“: l’appuntamento è per venerdì 30 luglio alle ore 19 al Caffè della Villa con Giovanni Petta che presenterà il suo nuovo romanzo, “Terra”, assieme a Paolo Barbato, Andrea Palumbo e Antonio Ruggieri.
Dopo la presentazione ufficiale alla Libreria Della Corte di Isernia, la seconda tappa del tour estivo di “Terra”– le prossime Carovilli e Agnone – vede dialogare con l’autore due giovani con origini sessanesi.
«Sono due ricercatori di futuro, uno a Milano l’altro a Roma» tiene a precisare Giovanni Petta. «Penso che noi adulti abbiamo bisogno di guide affidabili per visitare in anteprima lo spazio e il tempo che ci attendono nei prossimi trent’anni e che le guide più affidabili siano i giovani. Non c’era bisogno di quanto accaduto in Germania, pochi giorni fa, per comprendere che il nostro rapporto con il Pianeta debba essere completamente rivisto. Andrea Palumbo e Paolo Barbato ci indicheranno una strada e lo faranno insieme ad Antonio Ruggieri, direttore de Il Bene Comune, che da anni spende le sue energie per mettere insieme uomini e idee nel tentativo di deviare il progetto di superficialità e insensatezza con cui viene gestito il futuro del nostro territorio».
Ideale seguito di “Acqua” (Augh! Edizioni, 2017), “Terra” accompagna nuovamente il lettore alla scoperta della storia di Carola, che non sa cosa farsene del passato e non vuole pensare al futuro. Vive nel presente, nella casa di Sara e Marco che le danno ospitalità e che la coinvolgono nella gestione dell’azienda agricola di famiglia. La vita della donna è scandita dai ritmi della natura e da quelli imprevedibili e puri di Tommaso, il figlio dodicenne della coppia. Carola gli è sempre accanto, nel percorso di crescita e di gioco e in quello doloroso di una difficile guarigione. La sofferenza individuale sembra sbiadirsi e perdere importanza di fronte alla tragedia della pandemia che si diffonde in tutto il pianeta. E procedere con indifferenza, con distacco, così come fa la natura nei confronti delle catastrofi, pare rivelarsi l’unica soluzione per sopravvivere.