Termoli: lo sfratto incivile e vergognoso della “Città invisibile”

La giunta di Termoli, espressione  dei partiti padronali di Meloni, Salvini e Berlusconi, in corenza con la sua natura politica e di classe padronale, reazionaria e becera, sta per sfrattare l’associazione “La Città Invisibile”  dai locali dove ha svolto per anni un’essenziale funzione di aggregazione enormemente utile e positiva, al punto da creare una comunità portatrice, oltre che di supporto materiale vitale alle fasce povere ed emarginate, anche di valori importantissimi che dovrebbero essere l’asse portante di ogni ipotesi di sviluppo  sociale e di sviluppo culturale della città.

A parte un eccezione anche di illegalità sotto il profilo dell’abuso di potere per carenza o pretestuosità della motivazione, siamo, appunto, al solito pretesto: “lavori di ristrutturazione per il museo del Mare”. Nessuno è contrario al Museo del Mare ma di sicuro vi sono altri posti anche più idonei per realizzarlo (come l’attuale sede dei servizi sociali, paradossalmente) e dunque non si vede perché creare qusto danno sociale e culturale enorme.

L’altra giunta dello stesso colore nero, a Isernia, sta usando lo stesso metodo: inventarsi come pretesto  della “Casa delle Merlettaie” (a cui ovviamente siamo più che favorevoli), ma  per farne uso falso e strumentale per sfrattare le associazioni che tante attività importanti  sociali e culturali stanno svolgendo in città,  nonostante il locale non fosse ideneo allo scopo e vi fossero ben altri siti ove ubicarli come richiesto dalle stesse merlettaie.

Insomma è evidente che c’è proprio un disegno reazionario omogeneo di queste giunte fascio leghiste che infestano la nostra regione e l’Italia: non perdono occasione per manifestare il proprio odio sociale verso la parte più oppressa e povera della società, e verso lo svilppo civile e culturale, in particolare nel settore dell’accoglienza.

Insomma i loro disvalori reazionari e fascisti vengono messi in discussione e questo  non gli garba.

Per questo rivolgiamo un appello a tutta la Termoli civile e democratica per un’ampia mobilitazione  intesa ad impedire questa vergognoso sfratto, per evitare i danni sociali e culturali che ne conseguono, mettendo in atto le forme di lotta più radicali possibili sino all’occupazione in massa dei locali in questione.

Su queste basi il PCL Molise, unitamente al Coordinamento Molisano delle Sinistre di Opposizione (di cui fa parte con il PCI, PMLI e LA Città Futura) cercherà di dare il proprio sostegno alla mobilitazione.