Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa a firma del Gruppo PD e VotaxTe al Consiglio Comunale di Termoli:
Qualche anno fa si appellava spesso un consigliere di opposizione definendolo il consigliere australiano: ora invece purtroppo abbiamo un sindaco quasi australiano.
Il sindaco Roberti, infatti, ha una abilità infinita a lanciare boomerang (arma da getto tipica australiana) che però puntualmente gli ritorna in faccia anziché colpire il destinatario e così è successo anche per l’Ospedale San Timoteo e per la sanità Basso Molisana in genere.
A seguito del consiglio comunale sul nostro Ospedale e sulla sanità regionale, il buon Roberti, come al solito, anziché rispondere ai problemi evidenziati e soprattutto agli interrogativi posti da tutta l’attuale opposizione sia in Consiglio Comunale e sia in una conferenza stampa, si veste del consueto costume di censore ed inizia a sproloquiare contro noi del PD e contro la passata Amministrazione colpevole, secondo il quasi Australiano, di aver causato tutti i problemi dell’ormai quasi-chiuso San Timoteo e addirittura dell’intera sanità molisana.
Una volte per tutte ricordiamo al Sindaco che la sua Amministrazione, in ruoli chiave, è composta da persone che hanno partecipato alla passata Amministrazione Sbrocca e, dunque, se attacca quest’ultima attacca anche i suoi più stretti collaboratori che hanno traghettato con lui e, quindi, attacca la sua stessa Amministrazione. Ma il quasi-Australiano fa finta di non accorgersene ed il boomerang nel frattempo gli torna in faccia senza colpire nessun altro.
Inoltre e speriamo per l’ultima volta ricordiamo al Sindaco che l’attuale Presidente Donato Toma ed il suo governo regionale sono in carica da quasi QUATTRO anni e lui è a capo della città ormai da quasi TRE ANNI. Il tempo passa ed oltre ad inveire contro il passato e a voler generare solo confusione in attuazione del principio “la colpa è di tutti, di nessuno è la colpa”, lei Sindaco deve dare delle risposte ai Termolesi per il ruolo che ricopre e per cui lo hanno eletto e non come privato cittadino.
La smetta di addossare sempre e tutte le colpe agli altri e ci dia finalmente delle risposte sulle domande che le facciamo altrimenti dobbiamo pensare che lei non ha risposte da darci e non ha nessuna idea non solo sul nostro ospedale ma sulla nostra città.
Forse dobbiamo ricordarle che è lei che sta amministrando questa città come Toma sta amministrando la nostra Regione ed anche la sanità Molisana. Addossare le colpe agli altri è segno di evidente ed indubitabile debolezza ed incapacità amministrativa e politica.
Chi amministra ha il dovere di dare risposte e non rispondere con altre domande e addossando all’opposizione tutti i mali del mondo o chiedendo cosa essa stia facendo.
L’Amministrazione della città è in capo a voi e siete voi che dovete prendere decisioni, fare atti, impugnarne quelli ritenuti illegittimi e soprattutto programmare ed avere una strategia sul futuro di Termoli e non nascondersi o quel che peggio cercare di creare confusione per assoluta vostra insipienza ad amministrare. Il Termolese non ha l’anello al naso e comprende benissimo cosa sta succedendo o meglio cosa non sta succedendo.
Lei Sindaco aveva detto in campagna elettorale che per l’Ospedale di Termoli “avrebbe rotto a calci le porte della Regione”: dobbiamo constatare che le porte della Regione sono assolutamente integre e la situazione del San Timoteo è, per non dire altro, ai minimi termini
Ma al di là del folklore politico, unica cosa che lei Roberti è capace di mettere in campo, noi del PD torniamo a chiedere ad alta voce al Sindaco ed al suo sodale Governatore della Regione nonché Commissario della Sanità quale sarà il futuro del nostro Ospedale San Timoteo.
Noi siamo molto preoccupati delle conseguenze che questo piano sanitario avrà sul nostro Ospedale e lo combatteremo fino allo stremo per salvaguardare i diritti dei cittadini ed un’offerta sanitaria decorosa per gli stessi e per evitare la sua chiusura che sarà il possibile epilogo con la permanenza di questo POS/Giustini-Toma.
La nostra nota di apprezzamento va invece nei confronti di tutti i Comuni (Larino, Isernia ecc.) e dei loro Sindaci che, con grande coraggio e coerenza politica per la difesa di un diritto inalienabile dei propri concittadini quale quello alla salute, hanno impugnato il Piano Sanitario davanti al TAR non nascondendosi in maniera politicamente vigliacca dietro la Corte dei Conti o ancor più dietro lo sbandierare demagogicamente il costo del giudizio pur avendo un valente avvocato alle proprie dipendenze che avrebbe potuto sapientemente patrocinare il ricorso presso il TAR.
L’unica verità, invece, è che lei Sindaco non vuole mettersi contro il Commissario-Governatore Toma nonostante le profusioni solo verbali che lei fa in senso contrario.