A seguito di intercorsi contatti telefonici e alla pressante richiesta di Filomena Calenda, presidente della IV Commissione Consiliare, questa mattina, presso il Distretto Sanitario Asrem di Isernia si è tenuto un incontro per la risoluzione della problematica inerente l’espletamento del servizio di terapie domiciliari – logopedia, neuropsicomotricità e terapia cognitivo-comportamentale – presso l’ATS Venafro e riguardanti in particolar modo circa 80 minori diversamente abili. Servizio che risulterebbe non più erogato in città a partire dallo scorso 30 giugno, data in cui è cessata la convenzione con la società che fino ad allora aveva garantito l’espletamento delle terapie.
All’incontro di stamane, oltre a Filomena Calenda, hanno preso parte il Direttore Amministrativo Asrem, l’avvocato Antonio Forciniti, il Direttore del Distretto Sanitario di Isernia, il dottor Lucio De Bernardo e un delegato dell’Associazione “Genitori Arcobaleno Onlus”, che si occupa di salute e promozione dei diritti dei disabili e che nei giorni scorsi aveva pubblicamente denunciato la problema.
«Dall’incontro tenutosi stamattina – ha dichiarato in merito Filomena Calenda – è emerso che, dallo scorso primo luglio la nuova società convenzionata sta garantendo le prestazioni nella sede di Isernia. Ma nel nuovo contratto che l’Asrem ha stipulato con la società è stata stabilita anche la necessità, a partire dal primo settembre, di aprire una sede anche a Venafro, considerato l’alto numero di pazienti minori che usufruiscono del servizio presso tale ATS.
Da parte di Forciniti e De Bernando ho ricevuto rassicurazioni circa la volontà di convocare già la prossima settimana il titolare della società e, a seguito di un sopralluogo, valutare le tempistiche di realizzazione dell’ambulatorio venafrano. Il tutto dovrà essere risolto in tempi celeri, così come chiesto dalle parti sociali e dai genitori di questi ragazzi diversamente abili, i quali hanno enormi difficoltà a raggiungere Isernia per sottoporsi alle terapie. In caso contrario dall’Asrem assicurano che saranno presi provvedimenti drastici».
Filomena Calenda, infine, ha voluto ringraziare i vertici Asrem «per aver affrontato la problematica di petto e in modo tempestivo. Sono altresì soddisfatta del coinvolgimento delle associazioni di volontariato, chiamate a svolgere un ruolo attivo nel processo decisionale. Abbiamo dimostrato – ha concluso Calenda – che istituzioni e mondo del sociale possono e devono dialogare per migliorare i servizi erogati alla popolazione».