di Romualdo Bibbò
In base alle decine di misure messe in campo dall’amministrazione Toma in un solo anno e mezzo, enunciate nella diretta di martedì scorso di Live Today sull’emittente televisiva TVIMolise dal Presidente, in tutti i segmenti dell’umano agire, si avrebbe la sensazione che qualcosa stia per cambiare in questa regione. Nonostante le numerose vertenze ventennali; la Sanità allo sbando totale; i trasporti e le infrastrutture da terzo mondo; il territorio martoriato da frane ed esondazioni alla prima pioggia; lo spopolamento con la desertificazione che lasciano spazio solo ad una lenta ed inesorabile emigrazione dei giovani.
Certamente la speranza che ci possa essere una inversione di tendenza che porti, finalmente un pò di sollievo in questa regione dalle tante criticità, non può che essere nelle mira del Presidente Toma eletto proprio per cercare di cambiare le sorti di questa terra e offrire gli strumenti, affinchè vi sia lo stimolo a restare e credere ancora di potercela fare, senza fuggire dal Molise.
Negli ultimi anni anche gli ottimisti più incalliti hanno gettato la spugna e dal web quotidianamente leggiamo critiche aspre nei confronti di chi ci amministra, giustificate o meno, sicuramente le sorti di una regione votata al declino, non si possono cambiare in un solo anno e mezzo di gestione amministrativa, ma dalla natura delle misure in atto, quella speranza riposta nei molisani, se sapranno approfittare delle nuove opportunità finanziarie messe su da misure in tutti i settori economici, forse quella speranza di progresso può trasformarsi in realtà e ricchezza.
Naturalmente sarebbe più facile approfittare di posti fissi, magari regionali o statali, ma questi sono oramai chimere e, se non ci si rimbocca le maniche e si punta all’impresa difficile potercela fare. Naturalmente il Molise non può sopportare la pressione fiscale imposta dal governo centrale altrimenti ogni iniziativa è destinata al fallimento. E’ su questo tema che il governatore Toma dovrà far leva con sul governo affinchè si destinino zone franche urbane e si dia la possibilità a chi vuole aprire un’attività nei comuni, dove i servizi essenziali scarseggiano, proprio per l’impossibilità di sostenere le tasse, la possibilità di non pagarle. In questo contesto, a parte le tante misure giuste messe in atto in poco più di un anno, la regione Molise si gioca il futuro economico, tanti giovani vedono l’impossibilità di intraprendere qualsiasi iniziativa imprenditoriale, nonostante possano avere a disposizione fondi da restituire al 50%, per aprire attività artigianali e commerciali, dato il prelievo fiscale esorbitante.