Una buona notizia riguarda gli automobilisti italiani già tartassati da bollo auto, assicurazioni costose, passaggi di proprietà più cari d’Europa, benzine sempre in aumento e autovelox  in agguato pronti a far scontare quella velocità, di pur qualche chilometro in più, su strade urbane e extraurbane al povero automobilista.  Sappiamo che viaggiare per lavoro o per diletto, è diventato un calvario con i rilevatori della velocità pronti su ogni strada a comminare multe salate ai poveri automobilisti. Verbali che incidono in maniera determinante sulle tasche dei cittadini alla guida di un veicolo.

E’ proprio sugli odiosi autovelox che il governo sta approntando un nuovo regolamento in via di definizione che salvaguarda proprio gli automobilisti. Nel dettaglio,

la polizia municipale non potrà più fare multe sulle superstrade. Fissata la distanza minima tra due autovelox. Vietato il controllo sulle strade in discesa dov’è più facile che l’auto prenda velocità.

Non troveremo più autovelox ovunque. Se già le attuali regole vietano l’installazione di autovelox automatici nei centri urbani senza che vi sia la pattuglia a intimare lo stop immediato al trasgressore, con l’imminente riforma le autorità dovranno rispettare ulteriori paletti. In particolare, la polizia locale non potrà più elevare multe per eccesso di velocità sulle superstrade; inoltre, il Prefetto non potrà autorizzare postazioni fisse sulle strade extraurbane secondarie diverse da quelle comunali.

Per evitare che, sulla stessa strada, l’automobilista incappi in più autovelox (come spesso succede quando si passa da un Comune ad un altro), la predisposizione degli apparecchi di controllo elettronico della velocità non potrà essere selvaggia, ma dovrà avvenire a seguito di una pianificazione concertata dei controlli dei diversi organi di polizia stradale. Queste sono le principali misure contenute nella bozza di direttiva all’esame del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del ministero dell’Interno. Le nuove regole sull’autovelox mirano, quindi, a ottimizzare l’accertamento delle infrazioni senza, però, pesare sulle tasche degli utenti della strada.