Stellantis: interrogazione sul futuro dello stabilimento di Termoli

Testamento: Subito tavolo interministeriale. Chiarezza su piano industriale e salvaguardia dei posti di lavoro. 

 

«Il Governo convochi subito un tavolo con la dirigenza di Stellantis e le rappresentanze sindacali affinché si faccia finalmente chiarezza sui piani industriali previsti dal colosso automobilistico per gli stabilimenti di Termoli e Chieti e spieghi, inoltre, quali decisioni intenda assumere per salvaguardare i livelli occupazionali o mitigare le eventuali ripercussioni sull’intero indotto.

 

Su questi temi ho indirizzato ai Ministri dello Sviluppo Economico e del Lavoro e delle Politiche Sociali un’interrogazione, per la quale continuerò a sollecitare un rapido riscontro». Ad affermarlo Rosa Alba Testamento, parlamentare molisana alla Camera dei Deputati.

 

«La recente visita dell’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, allo stabilimento abruzzese  della Sevel – continua la parlamentare – è un segnale sicuramente di attenzione verso un’area del paese particolarmente sofferente dal punto di vista occupazionale, ma in merito alla riconversione green dello stabilimento di Termoli, che sarebbe destinato a diventare la prima gigafactory di batterie per le nuove auto elettriche del gruppo, nulla di concreto è stato comunicato dopo l’annuncio dello scorso luglio da parte dello stesso Tavares, soprattutto sul numero di lavoratrici e lavoratori che faranno attivamente parte di questo nuovo progetto».

 

«E’ urgente, quindi, da parte dei Ministri Giorgetti e Orlando la riconvocazione di un tavolo con Stellantis e i sindacati per capire finalmente il piano industriale del gruppo italo-francese e le reali prospettive produttive e occupazionali previste in Italia, anche alla luce delle preoccupanti notizie che trapelarono nell’ultimo incontro del 15 giugno scorso presso il Ministero dello Sviluppo Economico, quando la dirigenza di Stellantis di voler chiudere una linea produttiva e ridurre il personale nello stabilimento di Melfi» – conclude Testamento.