Riceviamo e pubblichiamo,
In occasione della prossima Assemblea dei Sindaci della provincia di Isernia sul bilancio di previsione 2018/2020, si rivolge un accorato appello a tutti i sindaci che vi parteciperanno affinché:
1)- Esprimano un netto parere contrario alla proposta di bilancio di previsione 2018/2020 poiché essa non prevede la stabilizzazione dei circa 30 operai cantonieri già precari part time, per destinare beffardamente ingenti risorse alla sciagurata privatizzazione del servizio viabilità/piano neve. Vi sono inoltre grossolane incongruità nella proposta bilancio: si omette di calcolare correttamente il margine assunzionale, che è pari a ben oltre le 33 unità part time da noi rivendicate: 16,5 possono stabilizzarsi già con la deroga ai limiti ordinari stabilita dall’art.20 D. Lgs 75/2017, e le rimanenti 16,5 nei limiti ordinari (come da delibera n.38/2016, differenza tra il costo del personale di ruolo programmabile nel 2018 pari € 2.540.383,76 e il tetto di legge per € 3.072.067,98).
2)- Pongano ai voti la nostra proposta di deliberazione (v. allegato) dove sono dimostrate in dettaglio anche tutte le suddette condizioni giuridiche, finanziarie e tecniche, che consentono di procedere a detta stabilizzazione per n.33 unità part time per tale funzione fondamentale e precipua della provincia, destinandovi, a regime, solo il 2% delle entrate (circa 400 mila euro).
L’appello si estende ovviamente a tutti i consiglieri provinciali sul piano del voto.
Questa scelta politica di bilancio proposta, oltre ad essere completamente sballata sotto il profilo tecnico-giuridico-contabile, è soprattutto antisociale ed antioperaia, ed anche oggettivamente disastrosa ed ottusa.
PRIMO: comporta una palese ingiustizia rispetto al dramma sociale per circa 30 famiglie di questi ex operai precari, dopo che, per tanti anni e sino al marzo 2016, tra le intemperie più dure e le assenze di sicurezza, per un paga da fame, hanno garantito un servizio efficiente e con elevata professionalità; con la loro assenza il disastro delle nostre strade provinciali è sotto gli occhi di tutti. Tanto più che prevedono incrementi di altro personale amministrativo o altro precariato di cui l’ente non ha alcun bisogno.
SECONDO: il danno sociale è moltiplicato, poiché con questa sciagurata privatizzazione si avrà, come già dimostrato negli ultimi due anni, un maggiore esborso erariale per l’’IVA ed il guadagno dell’appaltatore, a parte le tipiche opacità delle pratiche di appalto, peraltro a fronte di un servizio di minore qualità professionale e di minor quantità, con ulteriore precariato e supersfruttamento dei lavoratori, e minore occupazione.
TERZO: l’ottusità disastrosa. Tale stabilizzazione comporterebbe più di un beneficio sociale ed economico alla collettività: la Provincia risparmierebbe circa 225 mila euro di risarcimenti per abuso di precariato da condanna giudiziale, in virtù di una transazione che il Comitato Operaio in lotta paventa nella trattativa; la collettività guadagnerebbe un servizio essenziale di maggior qualità e quantità, a minori costi ed a diretta gestione pubblica; si risolverebbe il dramma sociale occupazionale per circa 30 famiglie; si eviterebbe la dispersione di un patrimonio di professionalità su cui la stessa provincia ha già investito.
07/06/18 PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI – SEZ. MOLISE
Di seguito la proposta di deliberazione:
PROPOSTA DI DELBERAZIONE
Oggetto: ATTO DI INDIRIZZO. RIMOZIONE GRAVISSIME CARENZE SERVIZIO
MANUTENZIONE ORDINARIA STRADE PROVINCIALE E DEL “PIANO NEVE” –
ATTIVAZIONE ITER STABILIZZAZIONE EX OPERAI AUTISTI CANTONIERI EX ART.20 D.
LGS. 75/2017
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
Visto l’art.42 comma 1 del D. Lgs 167/2000 e s.m.i. ai sensi del quale il consiglio provinciale è
l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’ente;
Viste le competenze assegnate al Consiglio ex art.42 comma 2 del citato T.U.E.L.;
PREMESSO CHE
sussiste la necessità inderogabile ed urgente di rimuovere la evidente situazione di
carenza relativa alla gestione del servizio di manutenzione ordinaria stradale (sfalcio
erbe, pulizia cunette, segnaletica orizzontale e verticale e quant’altro rientrante nella
detta attività) nonché dei servizi connessi alle calamità invernali per precipitazioni
nevose e gelo;
tali necessità sono state evidenziate diffusamente dalle proteste per disservizi sia da
parte della cittadinanza che dai sindaci;
Il persistere di tale situazione non più tollerabile pone in tutta evidenza a repentaglio
la mobilità viaria, la sicurezza degli utenti della strada, ivi inclusi ovviamente i
servizi pubblici di trasporto;
All’ente sono rimaste da svolgere tre funzioni fondamentali a seguito delle norme di
riordino delle Province di cui alla Legge 7 aprile 2014, n. 56, segnatamente la
“viabilità”, la “manutenzione scolastica” e la “tutela ambientale”, a cui l’ente
medesimo deve perciò destinare tutte le proprie risorse, senza distrazione alcuna per
scopi diversi, il che peraltro porrebbe problemi di illiceità gestionale;
Tra le tre funzioni fondamentali in tutta evidenza quella preponderante è
rappresentata dalla cura della viabilità provinciale per circa 870 Km;
RICHIAMATO
da ultimo, il Documento Unico di Programmazione 2016-2018 deliberato dalla
provincia di Isernia, da cui si evince, a conferma di quanto sopra, quanto segue:
“L’insufficienza delle risorse (….) umane (…), non permetterà di raggiungere standard
adeguati di sicurezza e potrà comportare provvedimenti dì chiusura dì tratti stradali ed
imposizione di limiti di velocità altamente penalizzanti per i tempi di percorrenza dei vari
tratti stradali” e – in sintesi – che per la manutenzione ordinaria invernale, per lo sgombero
neve e servizio antigelo, si è sempre ravvisata la necessità indispensabile di utilizzare –
anche alla guida dei mezzi speciali dell’ente 30-35 operai specializzati stagionali part time
che hanno assolto ai lavori di ordinaria manutenzione stradale (potatura, pulizia fossi e
cunette, taglio erba, ecc).
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RILEVATO CHE:
– atteso quanto sopra ed in coerenza con quanto già deliberato dalla Provincia di Isernia con il
suddetto documento programmatico, è necessario procedere al piano di riassetto
organizzativo come prescritto dall’art.1 comma 844 Legge 27 dicembre 2017, n. 205,
finalizzato ad un ottimale esercizio delle funzioni fondamentali previste dalla legge 7 aprile
2014, n. 56, tra cui, in primis, la CURA E MANUTENZIONE ORDINARIA DELLA
VIABILITÀ, attualmente del tutto carente per palese insufficienza del personale di settore
nella dotazione organica;
– per poter finalmente adeguare la dotazione organica alle minime effettive necessità per lo
svolgimento adeguato della funzione fondamentale in materia di viabilità (incluso il piano
neve), che interessa circa 870 km di strade provinciali attualmente suddivise in quattro
nuclei, occorre opportunamente potenziare in modo congruo il “settore Viabilità e
Trasporti” ove sono collocabili le unità con le mansioni di autisti-operai cantonieri,
inserendo le necessarie unità da assumere a tal fine nel piano triennale dei fabbisogni di
cui all’art.6 comma 2 D. Lgs. 165/2001;
– in base alle disposizioni sulla sicurezza del lavoro (D.Lgs 81/2008) applicate al caso di
specie, nonché per le minime esigenze legate alle attività lavorative proprie della squadra
operativa, occorrono almeno cinque unità lavorative per squadra; ne deriva che essendo il
servizio organizzato su 4 nuclei occorrono almeno quattro squadre, cioè almeno 20 unità
lavorative solo per garantire il minimo indispensabile rispetto alle dette norme di sicurezza
sul lavoro ed alla ordinaria gestione dell’attività lavorativa;
– così come occorrono almeno 22 unità lavorative per garantire il minimo rispetto delle su
richiamate norme di sicurezza sul lavoro, in relazione all’utilizzo dei 35 mezzi a
disposizione (v. doc. all.1), oltre che per evitare il paradossale immobilizzo dei mezzi
medesimi, peraltro foriero di danno erariale;
– il ricorso alla esternalizzazione o privatizzazione del servizio, come del resto dimostrato
da quando è stato interrotto l’utilizzo diretto dei suddetti precari dal marzo 2016, non
garantisce lo stesso livello di efficacia e di efficienza quali-quantitativa a parità di costi
rispetto a quello svolto in economia dalle predette unità lavorative, atteso il livello
elevato di professionalità accumulato negli anni dai predetti precari, la maggiore trasparenza
garantita dalla gestione diretta e dal controllo diretto del servizio, gli aggravi di costo
derivanti dal pagamento dell’IVA e dal margine di profitto dell’imprenditore appaltatore,
nonché dalle diffuse opacità e dal rischio di onerosi contenziosi che purtroppo spesso si
verificano nella gestione dei servizi in appalto e negli stessi affidamenti;
CONSIDERATO CHE:
– Il piano di riassetto organizzativo di cui al comma 844 citato, è un passaggio obbligatorio
poiché costituisce il presupposto per procedere a nuove assunzioni, come precisato anche
dalla Circolare UPI avente ad oggetto “Prime considerazioni interpretative sulle norme in
materia di personale di interesse delle province nella legge di bilancio 2018 (legge 27
dicembre 2017, n. 205)”;
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– per quanto sopra, emerge la ineludibile ed evidente necessità di procedere quanto meno alla
assunzione delle unità part time al 50%, cat. B3 CCNL comparto Enti Locali con
consolidata professionalità, già utilizzate negli anni pregressi e richiamate dal su citato
documento programmatico 2016/2018;
– per quanto risulta agli atti tali unità, orientativamente in numero di 33, salvo il minor
numero per sopravvenute non disponibilità volontarie dei medesimi, possono essere
riassorbite nella dotazione organica attraverso il percorso di stabilizzazione
disciplinato dall’art.20 D. Lgs 75/2017;
– a tale fine, in conformità all’art.20 citato e del paragrafo 3.2.2. della Circolare n.3/2017
Ministero della Funzione Pubblica (“c.d. circolare Madia” per il superamento del
precariato nella pubblica amministrazione), occorre procedere ponendo in coerenza il su
richiamato piano di riassetto organizzativo previsto dall’art.1 comma 844 Legge 27
dicembre 2017, n. 205 con il piano triennale dei fabbisogni di cui all’art.6 comma 2 D.
Lgs. 165/2001;
– sempre al fine suddetto ed in conformità a quanto stabilito dalla citata Circolare n.3/2017
(paragrafo 3.2.2.) del Ministro della Funzione Pubblica, l’ente Provincia di Isernia dovrà
previamente adottare l’atto interno che dia evidenza del personale con mansioni di ex
operai – autisti – cantonieri precari, già assunti negli anni scorsi a tempo determinato sulla
base della ultima graduatoria approvata, per tutte le funzioni fondamentali di
manutenzione ordinaria della viabilità e di esecuzione del “piano neve”, in possesso dei
requisiti di cui all’art.20 comma 1 D. Lgs 75/2017, ai fini della loro
stabilizzazione/assunzione a tempo indeterminato;
– tale atto interno dovrà essere adottato nel rispetto delle norme di partecipazione sindacale
previste dalla legge e dalla contrattazione collettiva nazionale vigente per il comparto;
PRESO ATTO CHE la capacita’ assunzionale dell’ente provincia di Isernia consente la
suddetta stabilizzazione ex art.20 D. Lgs 75/2017, relativamente a n.33 unità part time al 50% cat.
B3, essendo rispettati tutti i parametri giuridici di legge previsti nel caso di specie, come di seguito
dimostrato.
A)- Parametro giuridico-finanziario stabilito dall’art.20 comma 3 D. Lgs 75/2017
in deroga ai limiti ordinari di assunzione, che consente la stabilizzazione di
n.16,5 unità part time al 50% cat. B3
– L’art. 20 comma 3 del citato D.Lgs 75/2017, come meglio illustrato anche nel paragrafo
3.2.3. della citata “Circolare Madia” n.3/2017 cui si rinvia, consente alle pubbliche
amministrazioni, nel triennio 2018-2020, ai soli fini di cui ai commi 1 e 2 dello stesso
art.20 (superamento del precariato con la procedura di stabilizzazione in oggetto), di
utilizzare, in deroga all’ordinario regime di assunzione e dunque agli ordinari limiti
giuridici e finanziari, le risorse previste per i contratti di lavoro flessibile, nei limiti di
spesa di cui all’articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito
dalla legge 20 luglio 2010, n. 122, calcolate in misura corrispondente al loro ammontare
medio nel triennio 2015-2017;
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– Stante l’attestazione dell’ente Provincia di Isernia n.3802 del 1/3/2018 (doc. all.2), tale
spesa media è pari € 209.661,33 (= € 628.983,00 diviso tre), e tale dato consente
l’assunzione a tempo indeterminato di n.16,50 unità part time al 50% cat. B3, essendo
il costo unitario per unità – inclusi oneri riflessi- pari ad € 12.706,00 ciascuna (doc. all.3),
calcolato secondo i criteri di cui alla Circolare Funzione Pubblica n.1/2018 cui si rinvia.
B)- Parametri giuridici-finanziari per ricorso alle facoltà assunzionali ordinarie
ex art.20 comma D. Lgs 75/2017 che consente la stabilizzazione delle restanti n.
16,5 unità part time al 50% cat. B3
– L’art. 20 comma 3 del citato D.Lgs 75/2017, come meglio illustrato anche nel paragrafo
3.2.4. della citata Circolare n.3/2017 cui si rinvia, consente alle pubbliche amministrazioni,
nel triennio 2018-2020, di utilizzare ai fini di cui sopra (superamento del precariato con la
procedura di stabilizzazione in oggetto), in aggiunta alle suddette risorse di deroga ai limiti
ordinari, anche le capacità assunzionali ordinarie previste dalla normativa di settore;
– Le capacità assunzionali ordinarie dell’Ente provincia di Isernia, da destinarsi per le norme
appresso citate “prioritariamente alle attività in materia di viabilità e di edilizia scolastica”,
sono stabilite ai sensi e per gli effetti dell’art.1, commi 844 e 845 della Legge 205/2017, e
segnatamente consistono nei seguenti vincoli:
a) limiti di spesa per le assunzioni a tempo indeterminato, di cui all’articolo 1, comma 421
della legge 23 dicembre 2014, n. 190, per il riassetto organizzativo finalizzato ad un
ottimale esercizio delle funzioni fondamentali previste dalla legge 7 aprile 2014, n. 56;
tale limite di spesa, con Deliberazione Provinciale n.38 del 17/5/2016, è stato stabilito
in € 3.072.067,98;
b) limite di spesa pari al 100% di quella relativa al personale di ruolo cessato
nell’anno precedente (2017), e dei resti delle quote percentuali assunzionali
liberatesi per cessazioni di personale intervenute nel triennio precedente al 2017, cioè
nel triennio 2014/2015/2016, non interessato dai processi di ricollocazione di cui
all’articolo 1, commi da 422 a 428, della legge 23 dicembre 2014, n. 190; come da
attestazione della Provincia di Isernia n.3802/2018 (v. cit. all. n.2) tale risparmio di
spesa per cessazioni, che libera quote assunzionali, ammonta ad € 1.034.316,00;
c) Limite del 20% delle entrate correnti relative ai titoli I, II e III per la spesa del personale
qualora si ecceda il 25% nell’utilizzo delle quote assunzionali pregresse di cui sopra;
d) Limite della sostenibilità finanziaria nell’ambito delle entrate correnti (primi tre titoli del
bilancio).
– IN QUANTO AL LIMITE DI CUI AL PUNTO a)- , esso è pienamente rispettato, stante
la Deliberazione Provinciale n.51 del 26/10/2015 e la Deliberazione Provinciale n.38 del
17/5/2016 (attuazione del riordino), dalla quale si evince che:
con la delibera n.51/2015, partendo dalla spesa del personale di ruolo alla data
del 08/4/2014 pari ad € 5.534.594,14, si è attuato il risparmio di € 2.984.642,38
(risparmi per: cessazioni, prepensionamenti con requisiti “pre-Fornero”,
sovrannumero personale adibito a funzioni non fondamentali da ricollocare),
rimanendo impegnata la rimanente spesa di € 2.549.951,76 per personale a
tempo indeterminato da adibire alle funzioni fondamentali;
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con successiva deliberazione n.38/2016 la Provincia prendeva in carico n.2
unità della Polizia Provinciale per € 58.322,00, per cui la spesa per il personale
di ruolo impegnata saliva ad € 2.608.273,76;
con atto dell’ente Provincia di Isernia n. 1171 del 18/01/2018 (doc. all n.4) si
attestano ulteriori risparmi per cessazioni di personale del 2017 e del 2018 pari
ad € 67.890,00, per cui la spesa del personale di ruolo diminuisce ad €
2.540.383,76;
essendo il limite massimo di spesa per il personale a tempo indeterminato pari
ad € 3.072.067,98, come da delibera n.38/2016, rimane un margine
assunzionale per detto personale pari ad € 531.664,82 (= € 3.072.067,98 meno
€ 2.540.383,76), che corrisponde al costo n.41,84 unità part time 50% cat.
B3, ben superiore alle 16,5 unità richieste utilizzando le facoltà assunzionali
ordinarie, in aggiunta a quelle suddette assumibili con la deroga prevista dal
citato art.20 D. Lgs 75/2017
– IN QUANTO AI LIMITI DI CUI AI PUNTI b)- e c)- , anch’essi sono pienamente
rispettati, atteso che utilizzando il risparmio per cessazioni di personale del 2017 e del
triennio precedente 2014/2016 nel limite del 25%, si rende irrilevante, per la spesa
complessiva del personale, il rispetto o meno del limite del 20% delle entrate correnti (primi
tre titoli); ed infatti come da attestazione della Provincia di Isernia n.3802/2018 (v. cit.
all. 4), la suddetta spesa risparmiata per cessazioni ammonta ad € 1.034.316,00 e dunque il
25% di essa è pari ad € 258.579,00 corrispondente al limite pari a n. 20,35 unità, dunque
ben oltre la necessità qui richiesta di n.16,5 unità part time al 50% cat. B3;
– IN QUANTO AL LIMITE DI CUI AL PUNTO d)- , anch’esso è pienamente rispettato,
laddove si adotti – come deve adottarsi – il PIANO FINANZIARIO che segue.
All’atto della elaborazione della presente proposta di delibera di indirizzo, i dati dei
trasferimenti erariali per il 2018 non sono stati ancora resi disponibili dal Ministero
dell’Interno – Finanza Locale, né esiste nessuna proposta di bilancio formalizzata da
parte della Provincia per il triennio 2018 – 2020.
In ogni caso, nelle more di tale iter, essendo l’unico atto di riferimento il bilancio
triennale 2017/2019 già approvato dalla Provincia, le entrate correnti (primi tre titoli)
programmabili per il 2018 risultano allo stato pari ad € 14.437.676,00.
Tuttavia, fermo restando quanto sopra ed in attesa dei dati del Ministero, sulla base
degli ulteriori aggiornamenti derivanti dai dati normativi e contabili già accertati nel
2017 in base alla “Legge di stabilità 2018” e di alcune attribuzioni già formalizzate
per il 2018, il totale delle entrate correnti programmabili per il 2018, è
ragionevolmente determinabile – allo stato degli atti – in € 16.458.681,33,
(sostanzialmente in linea con le entrate del 2016 e del 2017 già accertate), articolate
e documentate come di seguito esposto.
Risorse correnti per trasferimenti erariali annuali correnti da parte dello Stato
sono pari almeno ad € 9.394.320,61, al netto delle varie riduzioni, di cui €
8.194.320,61 ordinariamente riconosciute ed € 1.200.000,00 attribuite dal 2018 alla
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Provincia di Isernia con vincolo specifico di destinazione alla gestione corrente della
viabilità ordinaria nell’ambito delle funzioni fondamentali,, ex art. 1, comma 838,
della legge di bilancio 2018, legge 27/12/ 2017, n. 205 come da all.2 al Decreto
Ministro Interno del 19/2/2018 di riparto – (v. allegato 5 tabella ministeriale) -;
risorse correnti regionali per un totale di € 588.190,00: € 478.190,00
(trasferimenti AG regionale P.C. e L.R. n.6 /1982 di cui al bilancio
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illegittima gestione finanziaria dell’ente se, per l’esercizio della funzione
fondamentale, prioritaria e preponderante delle Ente, quale è quella della
manutenzione viaria ordinaria e del “piano neve”, non fosse dedicata in bilancio la
relativa spesa, tanto più attesa la sua esigua proporzione sopra menzionata;
né muterebbe, nella sostanza, la fondatezza dell’indirizzo sopra illustrato, anche
qualora il bilancio delle entrate correnti pur fosse ridotto a 12-13 milioni di euro: né
rispetto alla incidenza ridottissima della suddetta spesa per la stabilizzazione, né
rispetto alle necessarie priorità di allocazione della spesa de qua, tanto meno rispetto
alle notevoli implicazioni sociali positive della scelta sopra rappresentata, per
l’efficienza e la garanzia del servizio essenziale, per la stabilizzazione degli ex
precari, per la conservazione di un patrimonio di professionalità che andrebbe
altrimenti disperso e su cui peraltro la stessa Provincia di Isernia ha già investito.
Vi sono poi ulteriori accorgimenti finanziari per finanziare la spesa di
stabilizzazione predetta:
o in sede di riassetto organizzativo sopra richiamato, è possibile anche lavorare
per la revisione al risparmio di alcune spese di personale non prioritarie liberando
ulteriori quote assunzionali e finanziarie rispetto a quelle prioritarie della stabilizzazione
de qua, funzionali alla cura della viabilità;
o in particolare si potrà e dovrà attuare una revisione della spesa corrente atta a
creare ulteriori margini assunzionali del personale necessario rispetto alle seguenti
tipologie di spese:
– al costo della segreteria generale che, stante la tabella allegata alla citata delibera
di riordino, ammonta a circa 133 mila euro (salvo maggiore stima del costo da parte
dell’ufficio preposto aggiornata al 2018) e che, trattandosi di una provincia di
ridotte dimensioni potrebbe essere svolto in convenzione, ad esempio con altri tre
comuni della provincia (come accade di solito in tali casi) con risparmio in tal caso
di € 99.750,00 (il che peraltro aprirebbe l’ulteriore margine assunzionale ordinario
pari ad altre otto unità part time predette);
– al costo del trattamento accessorio per le posizioni di vertice, che come è noto
solo in via facoltativa può raggiungere il massimo, anziché attestarsi per necessità al
minimo contrattuale o comunque a misure inferiori;
– al costo del trattamento accessorio del “settore di Staff” ed allo stesso suo costo
generale, a cui sono adibite ben 15 unità con qualifiche elevate, a fronte delle sole 12
unità operaie nell’ambito del settore viabilità effettivamente “operative” e per quanto
detto del tutto insufficienti per garantire la sicurezza stradale;
RILEVATO ALTRESI’ CHE:
Su queste basi, tra l’altro, la stabilizzazione riporterebbe anche in equilibrio la
stessa dotazione organica attuale, che, infatti, rimanendo allo stato attuale, sarebbe
priva di obiettiva giustificazione logica e finanziaria, priva di equilibrio rispetto ai
fini istituzionali dell’ente: con le attuali 73 unità di ruolo formalmente adibite alle
funzioni fondamentali, ma di fatto con grande prevalenza adibite a funzioni definite
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di “supporto amministrativo”, solo una minima parte è realmente e direttamente
adibita alla manutenzione della viabilità ed alle altre funzioni fondamentali, peraltro
penalizzando in primis la parte operaia di cui si sta trattando;
in ogni caso, la Provincia può esercitare solo le funzioni fondamentali di legge
(gestione di: viabilità, edilizia scolastica, ambiente) e dunque nessuna di delle
predette risorse correnti può essere distratta per finalità diverse, tenendo peraltro in
debito conto, lo si ribadisce, che v’ è un’evidente priorità per la gestione viaria e per
il “piano neve”, stabilita dalle normative citate nella destinazione dei fondi.
In ogni caso, la destinazione di detti fondi della Provincia agli appalti privati potrà
essere fatta, se del caso, solo dopo aver garantito la copertura per la spesa per il
suddetto personale da stabilizzare;
CONSIDERATO CHE occorre altresì determinare i criteri di individuazione dei suddetti
lavoratori interessati al predetto piano di stabilizzazione per il settore viabilità ex 20 D. Lgs
75/2017, nel rispetto dei più rigidi criteri di oggettività, di evidenza pubblica e di trasparenza, e dei
principi di cui all’art.97 della Costituzione, e che a tal fine appare conforme ed opportuno il
riferimento all’ordine della graduatoria scaturita dall’ultimo bando di selezione utilizzato
dall’ente, già approvato, e sulla base del quale sono state effettuate le precedenti assunzioni degli
stessi lavoratori;
TUTTO CIÒ PREMESSO
DELIBERA
Di impegnare l’amministrazione provinciale di Isernia, e per essa il Presidente e i
responsabili preposti per la sfera gestionale per le rispettive competenze:
1)- Ad adottare l’atto interno di ricognizione degli aventi diritto alla
stabilizzazione ex art.20 D. Lgs 75/2017 relativamente agli ex precari suddetti già
utilizzati da anni nel settore viabilità, con l’iter di cui alla premessa motiva della
presente delibera, in conformità a quanto stabilito dalla Circolare n.3/2017 (paragrafo
3.2.2.) e n.1/2018 del Ministro della Funzione Pubblica, nel rispetto delle corrette
relazioni sindacali, in attuazione dell’art.20 D. Lgs 75/2017;
2)- A prendere atto, a tal fine, che sussistono tutte le condizioni giuridiche e
finanziarie, atteso il rispetto dei parametri giuridici e finanziari di cui all’art. 1
commi 844-845 Legge 205/2017 ed all’ art.20 D. Lgs 75/2017, come dimostrato nella
premessa motiva;
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3)- A destinare la quota parte di risorse correnti come in premessa indicato, alla
procedura di stabilizzazione ex art.20 citata, per l’assunzione a tempo indeterminato
dei n.33 operai autisti cantinieri già precari cat. B3 p.t. al 50% ed oggetto del presente
atto, utilizzando in via prioritaria i fondi vincolati per legge alla viabilità/ funzioni
fondamentali sempre come indicato in premessa;
4)- Ad adottare, in attuazione dell’art.20 D. Lgs 75/2017 e del comma 844 L.
205/2017, il piano triennale del fabbisogno del personale 2018/2020 nonché il
piano di riassetto organizzativo della dotazione organica, finalizzato ad un ottimale
esercizio delle funzioni fondamentali previste dalla legge 7 aprile 2014, n. 56, nel
rispetto delle corrette relazioni sindacali, nei termini di cui alla premessa motiva, in
cui siano inseriti n.33 unità part time 50% cat. B3 con la qualifica di autisti
cantonieri e/o cantonieri, da inserirsi nel settore “Viabilità e Trasporti” della
dotazione organica;
5)- Ad attuare il suddetto piano di stabilizzazione, cioè di procedere, dopo gli
adempimenti predetti, all’assunzione a tempo indeterminato ex art.20 D. Lgs
75/2017 di almeno n.33 operai cantonieri part time 50% cat. B3, già precari
dell’ente, sin dall’esercizio 2018, secondo i criteri di individuazione dei lavoratori
sopra evidenziati, di cui n. 16,5 unità rientranti nei limiti assunzionali ordinari e
n. 16,5 unità rientranti negli ulteriori margini in deroga ex art.20 D. Lgs.
75/2017, come da dati risultanti nella premessa motiva sul punto.
6)- Individuare i lavoratori suddetti, interessati al suddetto piano di stabilizzazione
per il settore viabilità ex 20 D. Lgs 75/2017, per quanto motivato in premessa, sulla
base dell’ordine della graduatoria scaturita dall’ultimo bando di selezione
utilizzato dall’ente, già approvato, e sulla base del quale sono state effettuate le
precedenti assunzioni degli stessi lavoratori.