E’ in corso da alcune ore una sommossa dei detenuti del carcere del capoluogo di regione. Intorno alle 20:00 dalla seconda sezione, 27 detenuti hanno dato alle fiamme materassi e infranto vetri, barricandosi nella stessa area. Non si sa al momento quali siano le motivazioni che hanno spinto gli ospiti del carcere di Campobasso a tale gesto. Non accadeva da oltre 30 anni una rivolta in questo penitenziario. Via Cavour e le strade limitrofe sono blindate con Polizia, Carabinieri e Vigili del Fuoco, oltre agli operatori sanitari del 118, hanno messo in sicurezza l’intera area in attesa, eventualmente di intervenire per dare man forte agli uomini della Polizia Penitenziaria richiamati tutti in servizio. Anche la direttrice è giunta in sede. Parrebbe dalle ultime indiscrezioni che i detenuti tengano delle persone in ostaggio.
Aggiornamenti ore 23:45
La protesta dei detenuti di Campobasso è rientrata dopo il colloquio avuto con la direttrice del carcere. Non si conoscono ancora i contenuti del colloquio. Nel frattempo però fonti dell’istituto hanno confermato che nella protesta non ci sono stati feriti né atti di violenza. Poco fa una ambulanza è entrata in carcere per il malore di un detenuto, ma che la cosa non sarebbe riconducibile alla protesta.
Almeno 28 detenuti si sono rinchiusi nel II settore, avrebbero bruciato alcuni materassi, non ci sarebbero stati agenti sequestrati o ostaggi. Secondo Aldo Di Giacomo, segretario del Spp, sindacato degli agenti penitenziari, alla radice della protesta ”potrebbero esserci problemi con la diminuzione di alcuni benefici quali telefonate ed altro”.
A quanto si apprende i motivi della rivolta sarebbero da individuare sia nella restrizione di alcuni benefici che per il super affollamento del II settore: secondo Di Giacomo infatti nel reparto alcuni detenuti avrebbero dormito con i materassi per terra, in un carcere che al momento vede la presenza di circa 180 detenuti. Non molti di più rispetto al totale della capienza, ma sensibilmente rispetto alla capienza del settore. A questo si aggiunge, riferisce Di Giacomo, che nelle ultime settimane nel carcere sono affluiti detenuti ‘border line’, ossia con problemi psichici o tossicodipendenti.
Dalle finestre del carcere si sono sentite grida e rumori di ferri battuti sulle inferriate. Fonte Ansa.