È a rischio l’erogazione di pubblici servizi riguardanti il Sistema informativo regionale gestito dalla società in house di proprietà della Regione, la Molise Dati spa, attraverso una convenzione scaduta il 31 dicembre 2018.
Sempre la Regione si avvale di Molise Dati anche per la gestione del sistema informativo sanitario e delle sue interrelazioni con gli altri settori di competenza. In particolare gestisce le banche dati sanitarie.
Non essendo stata rinnovata la convenzione che regolamenta la gestione, la verifica e il controllo del sistema informativo regionale, la società in house rischia ora di non poter rinnovare con i propri fornitori i contratti per la gestione del sistema e, quindi, si rischia di interrompere l’erogazione di servizi di pubblica utilità, principalmente quelli sanitari.
Per scongiurare tutto questo, basterebbe anche un rinnovo di sei mesi, soprattutto se non c’è più la volontà politica di gestire ancora in house questi servizi, come però dispone la legge regionale. Comunque sia, quindi, bisogna intervenire e farlo al più presto.
Per di più sembra essersi bloccata inspiegabilmente la procedura avviata a novembre scorso dall’Amministrazione regionale e che puntava ad affidare a Molise Dati l’erogazione e l’espletamento dei servizi informatici riguardanti la gestione atti amministrativi, la pubblicazione online, il procedimento amministrativo, la trasparenza, il protocollo informatico e altro.
Servizi informatici affidati negli ultimi anni a società private, nonostante il mantenimento della società in house Molise Dati istituzionalmente preposta per legge.
Una evidente anomalia che più volte abbiamo portato all’attenzione, l’ultima volta tramite una interpellanza discussa in aula il 18 dicembre. Quel giorno il governatore Donato Toma sembrava convinto di voler risolvere il problema e pronunciò testuali parole: “Abbiamo chiesto l’erogazione dei servizi informatici a Molise Dati per affidamento in house, come dice la Corte dei Conti. Voglio rispettare tutto quello che la Corte dei Conti mi ha indicato”. Ma ad oggi, nonostante una serie di solleciti inviati, la società ancora aspetta l’ok definitivo per questo procedimento e aspetta soprattutto il rinnovo doveroso della convenzione.