Stanziati 36,5 milioni per le cinque regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli e Emilia-Romagna.
Il governo ha decretato lo stato di emergenza per 5 Regioni più colpite dalla siccità al Nord. Stanziati 10,9 milioni per l’Emilia-Romagna 4,2 milioni per il Friuli Venezia Giulia, 9 milioni per la Lombardia, 7,6 milioni per il Piemonte e 4,8 milioni Veneto. Questi fondi serviranno per mettere in atto interventi immediati contro le perdite dell’agricoltura. Ma a queste cinque potrebbero presto aggiungersi altre regioni. Il Lazio e l’Umbria sono sulla buona strada, così come la Toscana.
Il Decreto siccità dovrà essere messo in atto quanto prima per potenziare e adeguare le infrastrutture idriche. Inoltre, è previsto un commissario straordinario per realizzare venti opere infrastrutturaliin due anni e mezzo. Nel mirino ci sono gli acquedotti che fanno acqua disperdendo il 40% del flusso d’acqua. Per questo, il governo ha stanziato 1,38 miliardi per ridurre queste perdite.
Anche Lazio, Umbria e Toscana potrebbero presto dichiarare lo stato di emergenza
“Abbiamo il dovere di affrontare la mancanza di acqua con grande realismo, evitando di alimentare nuove divisioni tra territori o tra interessi diversi” ha detto la ministra per gli affari regionali Maria Stella Gelmini. “Servono soluzioni immediate, a partire dalla priorità di garantire acqua potabile a tutti i cittadini, senza dimenticare però il comparto agricolo” ha proseguito la ministra.
“Dobbiamo puntare su modalità da arido-cultura, tipo israeliana, dove c’è il tubo con la goccia per molte coltivazioni, piuttosto che sulla pluvirrigazione, dove l’impianto a pioggia è molto meno dispendioso sul fronte della risorsa idrica rispetto alla canalizzazione” ha spiegato il governatore del Veneto Luca Zaia. “Bisogna pensare al futuro e usare più risorse del Pnrr per salvaguardare l’acqua” sottolinea il presidente veneto. Inoltre, l’appello di tutti i sindaci e governatori è ai cittadini di affidarsi al buon senso e non sprecare acqua e fare la massima attenzione agli incendi. Fonte(NEWSMONDO)