di Pietro Tonti
Anche nel piccolo Molise la trasgressione come l’allineamento globale alla comunicazione elettronica attraverso i social network non manca.
Giunge in redazione un annuncio curioso e alquanto singolare. Si terrà a Sesto Campano (IS) presso il Club Privè “Evolution” nei giorni 25,26 e 27 ottobre p.v. un casting per attori e attrici “porno”.
Ne spiega – allegato al presente articolo – le modalità di partecipazione, un ciclostile A4.  Oltre al pagamento di € 100,00 per ogni aspirante attore/attrice che voglia intraprendere la “carriera”; alle liberatorie che dovranno essere firmate per il trattamento dei dati personali e per la pubblicazione di foto e video, sui principali siti dedicati all’hard e su filmini; si richiedono anche analisi specifiche, probabilmente che escludano “HIV” e malattie sessualmente trasmissibili, altrimenti si dovrà utilizzare il profilattico. E’ previsto quindi, un colloquio preliminare con intervista, per poi passare all’azione, al ciak, con l’attrice o l’attore porno presente sul set.
Insomma, in provincia di Isernia, per la prima volta in assoluto, si esalteranno le tendenze hard dei singoli individui. Dei malati di sesso, degli esibizionisti e di chi magari è convinto di poter ritenersi pronto ad una carriera nel segmento dello star system del porno, emulando il famoso “Rocco Siffredi” o le eroine dell’hard per le femminucce.
Naturalmente, questo appuntamento con il porno sta suscitando clamori nell’area venafrana, tra chi si inizia a chiedere chi saranno i candidati della zona a partecipare. Già i bookmaker hanno individuato per le scommesse le “Bocche di Rosa” note, probabili partecipanti e i “Parafilici” che troveranno sfogo alle loro tendenze elargendo un centone agli organizzatori.
Sicuramente, il cast avrà risonanza interregionale, proprio per la collocazione del Privè in territorio di confine con la Campania, Molise e a un passo dal Lazio.
I perbenisti gridano allo scandalo, ma parrebbe che tutto rientri nella normalità e nella legalità.
E su questo argomento che in Italia vi è una discussione ampia in corso: si può o non si può girare film porno nella nostra nazione? Per il reato di sfruttamento o favoreggiamento della prostituzione legge n. 75/1958 Merlin, i video non possono essere girati in Italia, ma vengono realizzati nei paesi dell’est dove non sono soggetti a tale normativa e poi importati legalmente, visto che il fatto compiuto all’estero non è imputabile come lo sfruttamento sessuale.
Dal Web: la pornodiva Valentina Nappi non ha dubbi: “Girare porno in Italia si può”:
<<Questa mattina –spiega -ho ritirato una consulenza scritta – del prof. Vincenzo Maiello, ordinario presso l’Università Federico II di Napoli – sulla liceità della produzione di film porno in Italia.“
Nelle attività di produzione di film hard il rapporto che si instaura tra produttore, regista, organizzatori e attori non solo non integra il delitto di cui all’art. 3 l. 75/1958, ma non configura neanche un fatto sussumibile nella nozione di prostituzione“.
“Il tipo di rapporto che si instaura non è, quindi, proprio riconducibile al genus della prostituzione, mancando sul terreno oggettivo il contenuto sinallagmatico delle reciproche prestazioni del cliente e della prostituta”>>.
A prescindere quindi se si possono o meno girare in Italia film “hard”, resta il fatto che questo casting sta turbando gli animi e vi è quel timore di degenerazione insito nelle persone normali, nelle famiglie che vivono la quotidianità in modo semplice e naturale, come dettato dalla Chiesa, temendo una deriva morale.
D’altro canto, in tantissimi troveranno appagante partecipare al casting o magari essere presenti per curiosare e spettegolare sulle perversioni altrui, o sulla voglia di trasgredire delle persone, o godere… di un attimo di notorietà.
Tutti sanno che a pochi passi dal Molise in territorio del Cassinate vi sono locali di scambio coppie spesso frequentati anche da coppie molisane. Molto più rilevante forse, da un punto di vista delle abitudini trasgressive dei nostro conterranei, rispetto al casting in corso che assume la parvenza di una possibilità di lavoro, rispetto al turbamento mentale di coppie, magari con figli, insospettabili, esemplari genitori in pubblico che si concedono a scambi sessuali al massimo della perversione in privato.
In ogni epoca la trasgressione vi è sempre stata, oggi si è modificata con mezzi evoluti dalla tecnologia a cui tutti sono abituati.
Pur riflessivi e  critici su questo argomento, non possiamo che accettare nella piena libertà dettata dalla nostra Costituzione – qualora non si ravvedano illeciti – la facoltà di ognuno di disporre del proprio corpo e del proprio tempo nella maniera che si ritiene più opportuna.