di Tonino Atella
Non sarà un gran bel Natale il prossimo, è fuori dubbio, per le diverse decine di dipendenti Carsic di Venafro, il Centro che ospita circa cento ricoverati in prevalenza molisani. L’Istituto di Via Garibaldi, che ricordiamo è in fitto nell’ex Seminario Vescovile di Venafro, date le notorie e persistenti difficoltà finanziarie dovute all’esiguità della retta mensile percepita per ciascun ricoverato, non riesce a pagare nei tempi dovuti gli stipendi ai propri lavoratori, che in effetti sono a credito dallo scorso mese di ottobre.
Calcolando anche la tredicesima assommano a quattro le mensilità non riscosse da tali lavoratori e la situazione conseguentemente si va facendo delicata per tante famiglie. Contrariata di tale difficilissima situazione finanziaria è la stessa proprietà del Centro, da tempo in amministrazione controllata, che sta cercando d’intavolare un discorso nuovo ma concreto con la Regione Molise per addivenire a soluzioni soddisfacenti e capaci di non arrecare problemi ai lavoratori e alla stessa azienda.
I dipendenti a loro volta, pur nelle difficoltà finanziarie in cui si dibattono, continuano ad assicurare presenze e lavoro soprattutto in ragione dei soggetti cui sono preposti. <Si spera -abbiamo appreso ufficiosamente da taluni lavoratori dell’Istituto- che i nuovi commissario e sub commissario della sanità molisana di recentissima nomina, essendo loro stessi dell’ambito sanitario e come tali addentro alla materia, vogliano esaminare finalmente nella maniera giusta e dovuta il “Caso Carsic di Venafro”, riconoscendo all’Istituto rette giornaliere adeguate al costo della vita ed alle effettive e reali necessità dell’azienda che deve provvedere a tutto, a fronte però di rette assolutamente basse che da anni costringono Centro, ricoverati e noi lavoratori a problemi di non poco conto.
Da notizie trapelate la nostra azienda ha chiesto d’incontrare i nuovi vertici politici della sanità molisana per un colloquio franco al fine di restituire tranquillità all’intera famiglia del Carsic, da troppo tempo in balìa di problemi ed incertezze continue>.