di Pietro Tonti

Si rischia di far saltare imprese e mettere ancora in forte difficoltà le famiglie nel Molise. I rincari richiesti da Molise Acque retroattivi dal 2016 in poi fino ad oggi 2022, peseranno come macigni sulle economie dei comuni molisani, che per forza di cose dovranno rivalersi sui cittadini e le bollette idriche subiranno aumenti inimmaginabili attualmente.

Si preannunciano mesi difficili e addirittura anni funesti da un punto di vista economico. Sale la preoccupazione proprio dei primi cittadini su questo argomento, tra cui il Sindaco di Campodipietra Giuseppe Notartomaso. Potrebbero addirittura scattare aumenti fino al 40% sulle bollette idriche, che sommate a quelle energetiche renderanno impossibile la sopravvivenza di imprese e famiglie, già fortemente penalizzate da lavoro precario e pochi introiti.

La preoccupazione è reale, mentre registriamo una perdita di popolazione costante e lo spopolamento diviene inarrestabile con la fuga dei molisani giovani e meno giovani fuori regione e all’estero. Non vi sono margini per poter bloccare questa costante emorragia. Anzi, anche la partecipata regionale, pur carica di debiti come Molise Acque chiede il conto ai comuni dopo anni di lassismo e di conti scoperti milionari, ma lo fa in un momento storico tra i più difficili dal dopoguerra a oggi, dove le aziende chiudono, pensionati e famiglie stentano ad arrivare a fine mese.

La politica e le istituzioni parrebbero lontane dalle reali esigenze dei molisani che risentono non solo del caro bollette, ma anche degli aumenti esponenziali della spesa quotidiana. Una vessazione continua che non porta a nulla di positivo, spingendo ancora di più i piccoli imprenditori a chiudere definitivamente e i cittadini a puntare su altre realtà extraregionali per sopravvivere.

In questo nefasto contesto, crediamo che bisogna comunque fare qualcosa per superare questo momento drammatico. Il Sindaco Notartomaso si rivolge alle istituzioni regionali affinchè possano arginare almeno gli aumenti delle bollette idriche che rischiano anche di mandare in dissesto le già precarie economie dei comuni. L’attesa per i 124 milioni di euro per i 60 comuni interessati ai fondi del Cis per i tratturi che porteranno una ventata di positività e speranza per il rilancio di economie interne al Molise, sono minati da un’economia  in forte affanno e a una incapacità generale di apportare soluzioni di sostegno valide ad una regione che rischia l’estinzione in pochi decenni.