Sito di San Vincenzo al Volturno. Scarabeo: una nuova proposta di legge istitutiva che prevede l’allargamento dell’area del Parco per mettere a frutto i vantaggi offerti dalla storia e dall’ambiente che lo caratterizzano.

“L’intento di proseguire nell’iter amministrativo relativo alla riproposizione della Legge Regionale sull’istituzione del Parco archeologico, storico, artistico, naturale del sito dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno, resta valido affinché, quanto prima, si possa arrivare al definitivo riconoscimento di quell’area, quale sito di preminente interesse scientifico e ambientale. Alcune modifiche apportate al testo originale e riguardanti, in particolar modo, l’allargamento dell’area di interesse del Parco stesso, sono state inserite oltre che per salvaguardare e promuovere le importantissime presenze di archeologia preclassica, classica, medievale e post-medievale ivi presenti, anche per rafforzare il concetto di tutela dell’area sotto l’aspetto ambientale. Per queste ed altre ragioni, ritengo che la valorizzazione di un’ampia area del sito di San Vincenzo al Volturno vada sostenuta, attraverso uno specifico provvedimento legislativo regionale che, per l’appunto, la faccia diventare un vero e proprio Parco archeologico e storico – naturalistico. Confido, perciò, nella più ampia condivisione di questa idea che rappresenta e difende l’interesse della Regione Molise nella promozione del sito di San Vincenzo, già di per se importante punto di riferimento storico non soltanto del Molise. Un atto legislativo che va oltre la promozione delle peculiarità presenti, dato che prevede anche norme e progetti di valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio di riferimento, nonché quello dei corsi d’acqua e dei sistemi idrici, idrografici e idrogeologici esistenti. Infine, sappiamo bene che questa regione ha tantissime potenzialità per poter diventare un punto di riferimento turistico internazionale, tra queste vi è proprio il sito di San Vincenzo al Volturno con il suo considerevole flusso di visitatori. La proposta istitutiva del Parco, partendo da questo non trascurabile presupposto, vuole favorire anche le possibili ricadute, in termini turistici e quindi economiche-occupazionali che si potrebbero determinare in un prossimo futuro. I vantaggi, dunque, non sono pochi per questa parte di territorio regionale che può e deve mettere a frutto i vantaggi offerti dalla storia e dall’ambiente che lo caratterizzano.”