Nella tarda serata di ieri, dopo un’estenuante trattativa durata due giorni con la struttura commissariale alla sanità e con la dirigenza dell’ASREM, si è raggiunto un accordo sulla predisposizione della fine del precariato storico della nostra sanità. E’ stato un lavoro di confronto dove le posizioni non sempre erano coincidenti, e che si è potuto portare a conclusione positiva grazie alla buona volontà e all’impegno profuso nella ricerca dell’interesse generale quale quello di salvaguardare i posti di lavoro e di superare il precariato storico.

Tutto questo è partito con numerose richieste inviate agli organi istituzionali da FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e dalla FSI-USAE Molise considerato che il protocollo finalizzato alla stabilizzazione dei lavoratori era stato sottoscritto già il 25.10.2016.

Quindi il lavoro delle sigle sindacali è stato un lavoro certosino, puntuale sia nel metodo che nel merito, nel ricercare le soluzioni per il superamento del precariato della nostra sanità, soluzioni che abbiamo potuto individuare grazie anche all’intervenuto Decreto Madia. Un grazie và senza dubbio al grande lavoro svolto dai nostri Segretari Generali Nazionali Confederali e di Categoria CGIL, CISL e UIL che con professionalità ed ostinazione hanno consentito l’emanazione della Circolare (n.3/2017 del 23.11.2017) esplicativa e del Decreto “Madia”.

L’Accordo ha visto siglare anche la proroga dei contratti in essere del personale dell’area comparto sino alla conclusione delle stesse procedure concorsuali straordinarie previste al 30 giugno 2018, eventualmente prorogabile al 31 dicembre 2018, se le procedure concorsuali non dovessero terminare entro sei mesi del nuovo anno.

Poi si è posto fine anche a quello che noi chiamiamo la “guerra dei poveri” tra chi in questi lunghi anni di precariato ha lavorato sodo per assicurare assistenza ai cittadini molisani e chi invece ha cercato di trovare lavoro presso altre aziende sanitarie di altre regioni e che chiedevano di poter ritornare nella propria terra. Quindi la stabilizzazione di tutti i precari del comparto della sanità e precedentemente anche dell’Area Medica e di quella dell’Area di Dirigenza Sanitaria non Medica e di tutte le tipologie e profili contrattuali contribuendo a rafforzare le risposte dei bisogni di salute della cittadinanza, non soltanto sanitari ma anche quelli socio-assistenziali, ai fini della garanzia dell’esigibilità dei LEA.

L’occasione ci consente di ringraziare soprattutto i lavoratori che hanno creduto nell’azione del Sindacato confederale, che peraltro è il protagonista anche delle normative nazionali, e degli accordi con il Governo per il superamento del precariato.

 Non hanno trovato spazio, invece, posizioni corporative e clientelari impersonate qui da taluni sindacati autonomi che sono sembrati più interessati a creare contrapposizioni fra lavoratori in diverse condizioni personali e professionali, che nel ricercare una soluzione per tutti.

La stessa Amministrazione ha dovuto convenire su un percorso che, a parere di queste sigle sindacali, poteva essere iniziato già nei mesi scorsi.

Gli impegni, assunti ieri sera nell’accordo sottoscritto che si basa innanzitutto sull’incremento e il finanziamento economico per ulteriori 4 milioni di euro già nel 2018, di nuovi posti in dotazione organica necessari a garantire i LEA, che saranno previsti nel piano di fabbisogno aziendale 2018-2020. Naturalmente Cgil Cisl e Uil del settore vigileranno affinchè tutto sia attuato con precisione e correttezza. Attraverso la stabilizzazione si avrà più efficienza ed efficacia nelle risposte dei bisogni di salute della popolazione molisana elevandone anche la qualità.

FP CGIL Molise                    CISL FP Abruzzo e Molise               UIL F.P.L. Molise

Susanna Pastorino                          Anna Valvona                           Tecla Boccardo