E’ un provvedimento parziale!

Vediamo cosa ha scritto il TAR nel Decreto del 7 dicembre scorsom afferma l’Avv. Alfonso Mainelli (Area Matese) nel suo post su un social :

“Rilevato che l’istanza in esame è suscettibile di PARZIALE ACCOGLIMENTO, NEI RISTRETTI LIMITI entro i quali possa reputarsi esistente il requisito della estrema gravità e urgenza;”.
Più parziale di così non si può.
Peraltro il POS dice chiaramente che per le prestazioni “salvavita” è previsto un budget in deroga a quello ordinario. I fondi risultano insufficienti? E allora perchè non si è chiesta l’applicazione dell’art. 120 della Costituzione che obbliga lo Stato a sostituirsi agli organi regionali nel caso in cui una Regione non riesce a garantire il raggiungimento dei Livelli Essenziali di Assistenza? E perchè il TAR non ha tenuto conto di questa norma di salvaguardia che risolve la questione? Il Commissario ad acta per il rientro dal debito sanitario opera su direttive del Governo centrale, e ai Ministeri interessati alla problematica il ricorso era stato notificato. E poi se il provvedimento del TAR ha valenza fino al 31 dicembre 2022 cosa succederà nei giorni successivi fino all’11 gennaio 2023, data in cui è prevista la Camera di Consiglio per la trattazione collegiale dell’istanza cautelare? Chi, disgraziatamente, viene colpito da ictus o infarto o altro avvenimento che ne metta a rischio la vita resta senza protezione? Naturalmente no perchè nel nostro Ordinamento sussiste l’OBBLIGO di intervenire in questi casi da parte di CHIUNQUE abbia funzione pubblica o privata idonea ad aiutare il malcapitato.
In ogni modo cosa emerge da tutto questo strepitare per una problematica che trova puntuale soluzione nelle norme ordinarie e nella Costituzione? Fateci caso: NESSUNO richiama alle proprie responsabilità lo Stato. Questa è la politica nella nostra Regione, ma questo è anche l’atteggiamento delle Istituzioni pubbliche che fungono da tramite tra cittadini e Stato, prime fra tutte le Prefetture. Per questo il principale punto in un programma politico di chi aspira al seggio regionale dovrebbe essere quello di far funzionare come si deve le Istituzioni pubbliche che dovrebbero proteggere e tutelare i cittadini. Se aspettate che ciò avvenga da parte dell’attuale politica vuol dire che o siete in malafede o non ci avete capito niente di come funzionano le cose a questa latitudine.
E se pensate che basti un Decreto del TAR per far tirare fuori alla Regione soldi che non ha allora siete proprio ingenui.
Quindi come si risolve? lo abbiamo detto: art. 120 della Costituzione. Tutto il resto sono solo chiacchiere di una infima politica che cerca solo di sostituirsi a chi oggi governa e non certo per rimettere in sesto questa regione ormai depredata di ogni sua risorsa. Una politica che MAI si metterà contro le segreterie nazionali, e lo ha dimostrato nel passato di che pasta è fatta (o meglio “non è fatta”).