Credo sia doveroso esprimere un commento politico alla conferenza stampa della struttura commissariale dove, in sostanza, si recita a soggetto dal momento che in Molise non esiste alcun Piano Operativo Sanitario visto che, a marzo 2022, il Consiglio di Stato ha dichiarato l’ultimo POS a firma Toma (2019-2021) “non più vigente”.
- È assolutamente inopportuno che un commissario ad acta, il cui compito è appunto quello di attuare il Piano di rientro, convochi la stampa affrontando argomenti politici come la sua problematica ricandidatura alla presidenza della Regione. Confermando così la grave forma di sdoppiamento della personalità di ruoli che accentua il conflitto di interessi tra il ruolo di presidente di Regione e quello di commissario ad acta.
- Da commissario ha totalmente eluso il problema della radioterapia che coinvolge l’intera struttura del Gemelli Molise perché ancora si persevera nella assurda decisione di ridurre il budget e moltiplicare i controlli preventivi insistendo sul ruolo dell’Agenas che da Ente pubblico non economico si scopre essere il nuovo “comandante” della Regione Molise.
- Si continua a parlare di potenziamento dei distretti sanitari di Termoli e Isernia e si continua a sottovalutare il dramma che vivono gli ospedali pubblici molisani e il 118.
- Si esalta la nuova convenzione con Federfarma annunciando in pompa magna un risparmio di 600.000 euro eludendo di dire che tale risparmio è un danno alle piccole farmacie e, di conseguenza, ai malati che vivono nei piccoli comuni molisani.
Da qui sorge spontanea una semplice domanda politica al commissario tanto caro al nostro presidente:
visto che dal 9 marzo prossimo si andrà nella ordinaria amministrazione e saranno depotenziati Giunta e Consiglio, è proprio necessario tirare il collo fino a giugno? Non sarebbe più opportuno votare ad aprile? Questo sì che sarebbe un bel regalo per i molisani.