Il Molise è ricco di bellezze naturali e tesori storici, con borghi meravigliosi e bellissimi paesaggi; gente amabile, cibo ottimo e buon vino. Ma questa regione non funziona. C’è un bisogno disperato di lavoro, il sistema politico molisano è incapace di dare ciò di cui c’è bisogno.
La nostra è stata una delle prime regioni a soffrire la crisi e forse sarà l’ultima ad uscirne, se Dio vuole! Non funziona nulla (treni, uffici pubblici, istruzione, etc.); funzionano solo le chiacchiere inutili da talk show. Una presa per i fondelli: i molisani se ne accorgono solo quando gli fa comodo. Sfogliando un giornale di primo mattino, ecco le lamentele di un molisano che quotidianamente utilizza i trasporti pubblici regionali. Eh sì, i trasporti non sono più quelli di una volta!

Il treno Campobasso – Roma ha, per l’ennesima volta, rovinato la giornata ai poveri pendolari. Sarà colpa del maltempo, un guasto improvviso, colpa di un destino beffardo; purtroppo no. E’ semplicemente quello che accade quasi ogni giorno sulla nostra rete ferroviaria. Continuando a sfogliare il giornale, è il turno delle meravigliose strade colabrodo sulle quali si muove il flusso veicolare; l’occhio cade su una foto in cui compaiono buche che sembrano voragini. Sarà colpa della neve, della pioggia, dei meteoriti caduti sulla terra; invece no.

La viabilità molisana è tutta un percorso di guerra da tempi immemori. Proseguendo nella lettura, si nota un specchietto dedicato ai tagli del trasporto pubblico locale; da noi non si potenziano i servizi: si preferisce sopprimerli! Sui giornali c’è troppo disfattismo, meglio accendere la tv e sentire notizie positive. Sanità nel caos, inferno pronto soccorso, morti sospette e ospedali chiusi: possibile? Sembra proprio di sì; un vero e proprio Vietnam. Meglio rimanere “moli-sani” in tutti i sensi per evitare spiacevoli sorprese. Si continua a mangiare e a speculare sulla pelle dei malati, adeguandosi alla realtà nazionale.

Girando canale si parla di scuola, ma la musica non cambia. Istituti chiusi per mancanza di sicurezza delle strutture, doppi turni per i bambini, trasferimenti in edifici improbabili: questi sono solo alcuni dei problemi in ambito scolastico. In questa regione è a rischio anche il diritto allo studio dei giovani. La tragedia di San Giuliano di Puglia è stata drammaticamente vana. A 15 anni di distanza, siamo ancora alle prese con gli stessi problemi di sempre. Anche in tv c’è troppa negatività, sicuramente sul web ci saranno buone notizie. Aprendo i primi siti in home page, troviamo articoli su economia e lavoro.

Non si fa in tempo a leggere i titoli ed è subito sconforto; è mai possibile che ci siamo ridotti come un paese africano? Il governatore aveva detto che eravamo in ripresa, che c’erano segnali di crescita: chissà, saranno le solite bufale della rete. Cliccando su un altro sito, l’attenzione si sposta sulle vertenze Gam, Zuccherificio e Oti. Anche in questo caso, cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia. Lavoratori in mobilità, in cassa integrazione, licenziati: sembra un film dell’orrore.

Sicuramente l’assessore al lavoro sarà impegnatissimo nel trovare soluzioni adatte per risolvere le vertenze aperte. Che peccato! In Regione è più di un anno che manca un assessore al lavoro. Questa è la mesta realtà (altro che bufale) di una regione che di speranza vive e disperata muore! Piccoli esempi del duro vivere quotidiano in Molise dove non funziona nulla. Siamo solo sfortunati e capitano tutte a noi o siamo governati da venditori di fumo? La cosa grave è che sembra normale vivere in questo in questo caos.