San Pietro Avellana- La Sindaco De Caprio: sulla sentenza del Tar per il bosco “Difesa Grande” la solita opposizione strumentale e poco attenta.

L’articolo pubblicato sul quotidiano on-line L’Eco dell’Alto Molise Titola: Taglio del bosco a San Pietro Avellana, il Tar dà ragione alla ditta esclusa. Il consigliere Sebastiano: «Ora chi paga le spese?»

L’articolo eloquente, descrive cosa sia accaduto e il ricorso della ditta boschiva esclusa. Riportiamo integralmente l’ottima descrizione: << Taglio dei boschi e vendita del materiale legnoso, tutto da rifare in Alto Molise. Il Tribunale regionale amministrativo del Molise, infatti, ha censurato il comportamento della commissione del Comune di San Pietro Avellana che aveva escluso una ditta, tra l’altro l’unica partecipante al bando, per un vizio di forma. Si ratta della società Eurolegno s.a.s. di Zannini Antonio & C. interessata a partecipare alla procedura selettiva indetta dal Comune di San Pietro Avellana con l’avviso d’asta pubblica n. 3229 per la vendita del materiale legnoso ritraibile dal taglio del bosco sito in località “Difesa Grande”. La commissione all’uopo costituita ha negato l’ammissione della ditta alla fase successiva della procedura riscontrando la mancata allegazione del documento “assegno bancario circolare non trasferibile, intestato a favore del Comune di San Pietro Avellana per l’importo di € 9,500”. In sostanza mancava, secondo la commissione, il deposito provvisorio a garanzia dell’offerta e di tutte le spese sostenute e da sostenere. I giudici amministrativi hanno accertato invece che la ditta in questione aveva allegato alla domanda di partecipazione una polizza fideiussoria provvisoria rilasciata in favore del Comune di San Pietro Avellana, e «questo specificamente proprio a garanzia dell’offerta presentata nella procedura d’asta relativa alla vendita del materiale legnoso ritraibile dal taglio del bosco sito in località Difesa Grande». In sintesi, il Tar ha dato ragione alla ditta boschiva, bocciando l’operato del Comune o meglio della commissione. Tutto da rifare e spese compensate. E infatti il dirigente del settore, l’ingegner Emanuele Gianciotta, nei giorni scorsi ha firmato la determina con la quale è stato costretto ad annullare la precedente asta pubblica e contestualmente riammettere «la ditta offerente originariamente esclusa, garantendole il soccorso istruttorio>>.

L’anomalia, come sottolinea la Sindaco De Caprio è il riscontro del Consigliere di minoranza Giuseppe Sebastiano che strumentalmente attacca la maggioranza su questo tema, forse senza avere compreso o letto bene la sentenza.

Infatti l’articolo sottolinea le affermazioni di Sebastiano: <<Tutto risolto, anzi no, perché la questione viene presa, come la famosa palla al balzo, dal consigliere di opposizione in Comune, Giuseppe Sebastiano, e utilizzata come un’ascia per attaccare la maggioranza che sostiene la sindaca Simona De Caprio. «Oltre al danno, la beffa è proprio il caso di dire. – commenta caustico il consigliere Sebastiano – Chi dovrà corrispondere le spese legali? Saranno gli abitanti di San Pietro Avellana a dover pagare, col versamento di tributi? La cattiva gestione di una gara di appalto di appena trentaseimila euro>>.

E qui interviene la Sindaco Simona De Caprio, rilevando che a Sebastiano è sfuggito qualcosa e ha gridato al lupo vedendo una pecora.

Infatti afferma la prima cittadina: “non vi è nessuna sentenza di condanna nei confronti dell’amministrazione comunale, l’ufficio tecnico ha commesso qualche errore e non l’amministrazione comunale. Qualora ci fossero dei risarcimenti e non ve ne sono, il danno economico sarebbe da addebitare al responsabile dell’ufficio tecnico. Poi nello stesso articolo si evidenzia come le spese siano state compensate e a danno dei cittadini di San Pietro Avellana quali costi bisognerebbe addebitare? “

Ritornando alle affermazioni del Consigliere di minoranza Sebastiano che sull’articolo continua: << Con determina n. 64 sono stati approvati il bando e gli allegati per la “vendita del materiale legnoso ritraibile dall’utilizzazione, ad uso commerciale, delle particelle n. 32, 40 e 41 del Bosco Sant’Amico” da parte dell’Ufficio Tecnico. Taglieranno il Bosco di Sant’Amico e la faggeta depauperando, per forza di cose, il sottobosco tranciandolo con i copiosi mezzi agricoli che lo percorreranno per il trasporto dei tronchi?>>.

E’ il caso, afferma la Sindaco De Caprio esprimendoci  in lingua anglofona: “another seven again”. Dal detto popolare molisano: “nata vota sett”.

L’argomento è stato ampiamente dibattuto e risolto con tecnici qualificati. Caro Consigliere Sebastiano leggiti le carte e scoprirai che il sottobosco non verrà toccato da alcun mezzo meccanico. La legna verrà caricata a dorso di mulo e portata all’esterno della faggeta. La vogliamo finire di citare strumentalmente sempre il Bosco di Sant’Amico per far presa sulla popolazione distorcendo la realtà?

Questo modo di fare opposizione ci stimola ad andare avanti con fermezza, avendo la consapevolezza che le idee dall’atra parte della barricata sono poche, inique e applicate solo per creare zizzania, un modus operandi da vecchie comari! Conclude la prima cittadina.