San Pietro Avellana – Chiusa la XXXV^ Fiera del Tartufo Nero estivo: è tempo di bilanci!

 

Possiamo affermare, senza temi di smentita che anche questa edizione è stata partecipata e gradita, secondo le aspettative degli organizzatori: amministrazione comunale e Pro-Loco Ad Volanam.

La Pro – Loco Ad Volanam al completo per una foto ricordo

Al culmine delle due giornate, oltre al meritato successo per le numerose iniziative proposte per lo svolgimento degli eventi e una cucina straordinaria che ha esaltato i palati degli estimatori del tartufo, ad opera della locale Pro – Loco, il convegno di domenica pomeriggio ha esaminato, nel dettaglio le principali criticità della raccolta e commercializzazione del nobile frutto della terra.

Organizzato dal Consigliere comunale Franco Trozzi, si è registrata la presenza iconica del Presidente nazionale dell’Associazione “Città del Tartufo” Michele Boscagli, con la moderazione del Veterinario e Consigliere comunale di San Pietro Avellana Dott. Claudio Di Ludovico; si è portato all’attenzione in primis la realtà della cavatura e del principale artefice di questa arte: il cane.

L’esperta veterinaria di origini sanpietresi Dott.sa Sara Gianciotta, ha relazionato sui rischi, pericoli e gestione del cane da lavoro dal punto di vista medico veterinario.

L’Educatore cinofilo Luigi Di Bacco ha relazionato sul metodo “Majella” per l’addestramento del cane da tartufo e ricerca sul Ring OPES (Organizzazione per l’Educazione allo Sport)  che  ha strutturato la formazione dei Tecnici di “Truffle Detection” su più livelli, secondo le linee guida del modello SNaQ del CONI.

Interventi tecnici che sono risultati fondamentali per ragionare e trovare soluzioni alla grave mattanza di cani da tartufo registrata nel novembre 2023, quando ignoti criminali, disseminarono esche avvelenate lungo l’area tartufigena tra San Pietro Avellana e il vicino confine con l’Abruzzo.

Un crimine ancora impunito che continua a destare le attenzioni, non solo dell’amministrazione comunale e dei raccoglitori tra Molise e Abruzzo, ma di tutta l’Italia della raccolta, dove il fenomeno si registra, ma si cerca di contenerlo con buone condotte etiche.

Proprio di questo argomento si è occupato in primis il Presidente di “Città del Tartufo” il toscano Michele Boscagli nel suo intervento, portando all’attenzione dei numerosi presenti, le pratiche adottate nel resto d’Italia; quali la mappatura delle aree tartufigene e l’unità di intenti protettiva che deve necessariamente giungere dai diversi attori presenti nella filiera del tartufo; dalle cooperative di raccolta, al singolo raccoglitore, fino agli enti preposti alla tutela dei territori per arginare il fenomeno e renderlo inammissibile agli occhi di tutti, come un vero crimine contro il territorio, l’ambiente e la sussistenza stessa economica della popolazione che insiste su queste aree.

Boscagli ha portato l’esempio dei territori italiani, dove con l’autotutela e l’autocontrollo la problematica degli avvelenamenti si è ridotta notevolmente, o risulta addirittura assente, ma ha anche scoperto un vaso di Pandora, non più occultabile agli occhi dei molisani e del futuro di chi vive con la raccolta del tartufo nell’intera nazione.

Il rappresentante di ben 82 enti nazionali ad oggi, ha affrontato il tema dei cavatori e di un mercato che non lascia visioni ottimistiche. Un quadro a tinte fosche in cui i circa 90.000 “tartufai” recensiti nell’intero stivale, solo l’8/10% è noto al fisco ed emette fattura.

Un dato che la dice lunga su un’attività occulta che indebolisce l’intero comparto, favorendo l’ingresso in Italia di tonnellate di tartufi da Cina, Iran, Afghanistan, Turchia, Albania, oltre che da altri paesi europei.

La mancanza dell’obbligo di origine del prodotto, la mancanza di tracciabilità e fatturazione,  ha alimentato il commercio di tartufo estero venduto come italiano, con conseguenze molteplici.

All’inganno dei consumatori si aggiunge un possibile peggioramento della qualità dovuto alla minore freschezza dei tartufi. Infatti, dalla raccolta al consumo non dovrebbero passare più di dieci giorni.

Senza interventi le problematiche si acuiranno a tal punto da distruggere l’intera filiera nazionale. In questo contesto, è impensabile non agire attraverso il legislatore per impedire che questo avvenga.

Il presidente Boscagli, si è detto moderatamente ottimista su questo argomento, il leitmotiv è insistere con il Governo affinchè ci siano modifiche sostanziali all’attuale legge di riferimento e si adotti un sistema chiaro e fiscalmente permeabile che offra la tracciabilità del prodotto.

A margine di una due giorni intensa e propositiva, la Sindaca del paese Simona De Caprio, ha posto in evidenza come la sciagura degli avvelenamenti di novembre sia ancora viva e scongiurare per il futuro tali fenomeni sia fondamentale.

La prima cittadina, si è detta basita e rammaricata dal post facebook dell’Asso Tartufai che afferma, testuali parole: in queste due giornate si festeggia, come nulla fosse accaduto”.

Affermazione falsa e irriverente di fronte ad un paese che vive della raccolta dei tartufi e ha bisogno di confronti continui e di promozione per evitare proprio questi fenomeni.

Non abbiamo festeggiato, abbiamo promosso e  continueremo a farlo il tartufo, per il paese e i suoi abitanti.

Abbiamo ragionato di come bisogna sensibilizzare tutti per evitare la strage di cani e non ripetere gli stessi errori. Ci animeremo per la mappatura delle aree tartufigene, come scaturito dallo specifico  convegno e certamente la chiusura da parte di chi vive di raccolta, evitando il confronto non è una scelta saggia per risolvere la problematica.

Un’ultima considerazione – ha affermato De Caprio – i detrattori dell’evento, in maniera deplorevole hanno tentato di screditare ogni nostra iniziativa, giungendo per fino a dire che non vi erano stand e in questi due giorni si è registrato il deserto partecipativo.

Affermazioni deplorevoli, di un’opposizione che certamente non vuole il bene del paese e non ha a cuore le sorti di un comune che risente di una sostanziale crisi demografica.

Fortunatamente, si sono rivelate affermazioni distoniche di chi per scelta dei cittadini, si è relegato a ruolo di opposizione basata solo sulla menzogna e sul discredito.

La XXXV^ Fiera del tartufo Nero estivo, si è chiusa con l’atteso successo e già da domani – ha concluso la Sindaca – saremo al lavoro per la XXIX^ Fiera Mercato del Tartufo Bianco che si terrà nelle giornate del 2 e 3 Novembre prossimo nel nostro bel paese.