Campobasso – Promozione della Corsa dei Carri in Italia e nel mondo, istituzione del Parco delle Carresi, assunzione da parte della Regione delle spese relative alla messa in sicurezza (safety e security) dei percorsi sulla base delle prescrizioni di legge, contributi sui costi relativi al mantenimento degli animali e delle stalle, aspetti legali connessi allo svolgimento delle corse, patrimonio culturale immateriale. Se n’é discusso ieri sera, a San Martino in Pensilis, nel corso di una Tavola rotonda all’aperto moderata dal giornalista Pasquale Di Bello. Presenti il presidente della Regione Molise, Donato Toma, l’assessore regionale alla Cultura e Turismo, Vincenzo Cotugno, i sindaci di San Martino in Pensilis, Chieuti e Ururi, rispettivamente Garavaglia, Iacono, Primiani, l’avvocato Antonio De Michele, lo storico delle Carresi, Giuseppe Zio, il rappresentate della Soprintendenza, Nicola Vitale. Prima del dibattito pubblico, che ha avuto luogo su un palco montato nei pressi del Municipio, Toma e Cotugno hanno visitato le tre stalle dove sono custoditi gli animali e hanno fatto un breve giro sui carri trainati dai buoi.
«Le Carresi – rileva il presidente Toma – sono entrate a pieno titolo fra le manifestazioni appartenenti al patrimonio culturale immateriale. Espressioni d’identità culturale collettiva contemplata dalle Convenzioni UNESCO, sono state per questo motivo dichiarate dal MIBACT di interesse storico-culturale e demoetnoantropologico particolarmente importante. Ma a parte questi riconoscimenti sul piano culturale, la Corsa dei Carri è il simbolo di una comunità che si riconosce pienamente in essa».
«Sicuramente – chiarisce Toma – la Regione Molise è attenta a dare il giusto e doveroso sostegno a questa importantissima tradizione. Ritengo che la via da seguire sia quella della costituzione di un consorzio tra i comuni interessati dalle Carresi e di un progetto unico per la messa in sicurezza dei percorsi».
«Molto interessante – aggiunge Toma – mi pare l’idea di dare vita al Parco delle Carresi, un’iniziativa che andrebbe a coinvolgere non solo i quattro comuni che storicamente sono legati alla Corsa dei Carri, San Martino in Pensilis, Ururi, Portocannone e Chieuti, ma anche altre località molisane che in qualche modo hanno tradizioni legate alla presenza di carri, Larino, Guglionesi, Santa Croce di Magliano, Montecilfone, solo per citarne alcune. All’interno di quest’area vi è una ricchezza culturale, antropologica, paesaggistica, enogastronomica, architettonica e artistica di immenso valore, che andrebbe messa in rete utilizzando anche i sentieri tratturali che collegano la Puglia all’Abruzzo, passando per il Molise».