L’attenzione deve restare alta per la verifica dell’effettiva ricezione del segnale perche’e’comparsa una terza emittente non italiana che provoca in alcune zone ancora interferenza.
Dopo le due interrogazioni urgenti al Ministero dello sviluppo economico e ai vertici Rai, è stata trovata la soluzione per garantire la ricezione del segnale Rai in quelle zone del Basso Molise in cui i cittadini non avevano garantito il servizio pubblico radiotelevisivo.
La mia insistenza, giunta fino alla richiesta di rimborso o esonero dal pagamento del canone Rai, è stata motivata dalla constatazione che a fronte del pagamento di un tributo di scopo non è stato garantito il servizio pubblico radiotelevisivo.
Due le emittenti private che disturbavano il segnale Rai: quella pugliese ha ricevuto la diffida da parte del Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) e conseguentemente ha disattivato la postazione ai confini con il Molise; quella abruzzese è stata convocata ieri presso il Mise ed ha sottoscritto l’accordo per cui continuerà ad utilizzare legittimamente il canale ma la potenza del segnale in direzione Molise non dovrà superare il 15%.
Da oggi il segnale Rai è tornato pertanto visibile in quasi tutto il Basso Molise.
Rai Way non ha sottoscritto prudenzialmente l’intesa al Ministero perché procederà prima alla verifica di tutte le realtà, anche più remote, per accertarsi che il segnale Rai sia ovunque effettivamente recepito.
L’attenzione tuttavia deve rimanere alta perché qualora l’emittente abruzzese dovesse aumentare la potenza del segnale oltre la soglia del 15%, tornerebbero a manifestarsi i problemi di ricezione.
Inoltre si e’accertata la presenza di una terza emittente non italiana e dell’ altra sponda dell’adriatico, che interferisce solo per zone molto limitate. In quei casi e’tuttavia possibile, avendo un impianto hd, vedere i canali 501, 502 e 503 che invece trasmettono perfettamente il segnale Rai.
Tuttavia il ministero si e’detto pronto ad attivare la procedura internazionale per risolvere anche questo non conosciuto problema, emerso dopo l’abbassamento del segnale da parte dell’emittente abruzzese.
Per questa ragione chiedo ai cittadini di evidenziare tempestivamente eventuali nuovi disguidi come anche di segnalare i casi in cui dovesse permanere il problema di ricezione del segnale Rai.
In tal senso nel parere positivo che abbiamo espresso tre giorni fa al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per il rinnovo della concessione Rai, in qualità di componenti della commissione di vigilanza Rai, abbiamo posto una condizione precisa : la Rai è obbligata a garantire entro tre mesi la copertura su tutto il territorio nazionale del segnale radiotelevisivo pubblico e in caso di assenza di segnale, la Rai stessa deve garantire, a proprie spese, l’acquisto della parabola, decoder e relativa scheda per consentire la visione per via satellitare.
L’occasione mi è gradita per ringraziare gli uffici competenti del Ministero e di Rai Way ed in particolare la dott.ssa Barbara Luisi del Mise e il Sig. Maurizio Lembo di Rai Way, ( entrambi molisani ) per la collaborazione offerta e che continueranno a garantire per la soluzione del problema che si e’rivelato molto piu’complesso ed articolato.
Da parte mia continuero’fino al raggiungimento dell ‘ obiettivo : tutti i cittadini, a fronte del pagamento del canone, devono avere garantito il servizio pubblico radiotelevisivo.