Un paese che non riesce con i genitori della studentessa suicida a darsi una spiegazione per l’estremo gesto della ragazza, una brava ragazza. Si è tolta la vita nel giorno della sua laurea. La ragazza, iscritta alla facoltà di Biologia, è salita sul tetto dello stabile dell’Ateneo a Monte Sant’Angelo a Napoli e si è lanciata nel vuoto dal terzo piano.
Era originaria di Roccapipirozzi, frazione del comune di Sesto Campano (IS), in facoltà c’erano anche colleghi e familiari che avrebbero voluto festeggiare con lei questo particolare giorno. Parrebbe che il folle gesto sia dipeso dagli esami che non avrebbe dato, per poi ieri non era ammessa alla discussione della tesi di laurea. Forse lo sconforto, di dare una delusione ai familiari che magari si aspettavano la discussione della tesi della giovane ieri e non li aveva avvertiti che mancavano ancora alcuni esami prima dell’ambito traguardo di laurea. Una delusione a cui probabilmente per il forte stress di aver mentito alle persone care, non ha retto. Per la ragazza non c’è stato nulla da fare. Da fonti dell’università si apprende che tutte le attività sono state sospese. Si scava nella vita della ragazza alla ricerca di una motivazione che possa giustificare tale gesto, quale una depressione in atto e non manifestata dalla giovane. Tutte motivazioni che oggi lasciano l’amaro in bocca a parenti e amici che l’hanno conosciuta. Sotto shock per una morte a cui tutti si chiedono se era evitabile e cosa sia scattato nella mente di una ragazza semplice e sensibile che l’ha portata ad un gesto estremo.