L’episodio, come riferisce il segretario generale del Sindacato di Polizia penitenziaria (Spp), Aldo Di Giacomo, è avvenuto sabato scorso nel carcere di Campobasso durante l’ora d’aria ed ha successivamente coinvolto un gruppo di detenuti. Il sindacalista, parlando all’Ansa, ha affermato che si è rischiato che il diverbio sfociasse in una rissa con conseguenze più gravi.
Ad avere la peggio, secondo quanto riferito dal segretario dell’Spp, quattro detenuti, medicati all’ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso e un agente della Penitenziaria intervenuto per bloccarli. “Durante la lite un paio di detenuti napoletani sono saliti alla 2/a sezione e si sono impossessati di alcune spranghe di ferro – riferisce testualmente il sindacalista – da un frigorifero, cercando poi di sottrarre ad un agente le chiavi con lo scopo di aprire le porte (che separano gli ambienti) e coinvolgere nella rissa altri detenuti napoletani.
Ma il poliziotto in servizio è intervenuto con prontezza lanciandole ad un suo collega”. Dalla struttura penitenziaria, chiariscono l’episodio. “Le diatribe e i litigi sono all’ordine del giorno in tutti gli istituti penitenziari d’Italia – spiega il Comandante del reparto di Polizia penitenziaria, Ettore Tomassi – in quanto diventa sempre più difficile gestire una popolazione detenuta molto eterogenea, vista la presenza sempre maggiore di extracomunitari di diversa nazionalità e cultura.
Ma se non fossimo intervenuti per tempo sarebbero state coinvolte più persone. I detenuti italiani, sottolinea – stavano rientrando nella loro sezione di pertinenza, la 2/a, dove avevano nascosto alcuni oggetti in ferro. Ribadisco ancora – conclude Tomassi – che, solo grazie alla prontezza con la quale hanno agito i poliziotti in servizio, l’episodio non è degenerato con conseguenze più gravi”.