Sono sedici gli imputati, tra loro il più importante è l’ex presidente della Regione, che dovranno attendere il 20 aprile per conoscere in primo grado, la decisione dei giudici sul processo al cosiddetto ”Sistema Iorio”. Nel processo la Regione si è costituita parte civile insieme a Molise Acque e all’Agenzia regionale di Protezione civile . Il processo si è aperto nel 2016, dopo l’inchiesta dell’allora capo della Procura Armando D’Alterio, che contestò numerosi reati ai sedici imputati: corruzione, concussione, abuso d’ufficio, peculato, falsità materiale e ideologica, estorsione, violenza privata, bancarotta e ricettazione. Per un totale di 69 anni di condanna chiesti dal procuratore dell’epoca.
Imputati l’ex presidente Iorio insieme a politici, imprenditori, editori, dirigenti della Regione e degli enti sub regionali, funzionari dell’Asrem.

Per Michele Iorio, sono stati chiesti 6 anni di reclusione. 12 anni per l’editore Annunziata, Cinque anni invece la condanna chiesta per l’ex dirigente Asrem, Percopo. Per tutti gli altri imputati pene richieste intorno ai 3 anni. Tra loro l’ex capo della Protezione civile, Giuseppe Giarrusso, attualmente dirigente dell’Area Sviluppo del Territorio del Comune di Campobasso.

Ieri, in Tribunale alcuni indagati hanno voluto rilasciare spontanee dichiarazioni, fra cui l’ex governatore Michele Iorio e il direttore di Telemolise Manuela Petescia. Su tutto il processo pende il rischio di prescrizione, anche se il Pm Francesco Santosuossi ha sostenuto che non è caduto in prescrizione il reato di corruzione. Delicata la posizione di Iorio che, in caso di condanna, rischierebbe una seconda sospensione dal consiglio regionale per la legge Severino.

“Dopo 10 anni di processo non ho ancora ascoltato una sola motivazione derivante da una prova che giustifica la richiesta di sei anni di condanna a mio carico – commentava l’ex presidente nell’udienza  del 21 aprile 2021   – questa mattina ho assistito solo a libere interpretazioni dell’accusa che verranno puntualmente confutate dai miei legali. Ho la coscienza pulita, anzi pulitissima. Durante la mia carriera politica in Regione ho subìto 23 processi. Tutti terminati con assoluzione con formula piena. Questo sarà il 24esimo”, conclude.