Di Redazione

L’attività di controllo del territorio, effettuata costantemente dalle Strutture Territoriali dell’ARPA Molise, è finalizzata soprattutto alla ricerca dei rifiuti interrati, dei depositi incontrollati, degli abbandoni di rifiuti e di manufatti contenenti amianto e delle aree di combustione illecita di rifiuti, nonché all’individuazione dei responsabili. Per la ricerca dei rifiuti interrati e di quelli radioattivi, l’Agenzia si è dotata di un “Piano operativo di intervento” che stabilisce le procedure di ricerca dei siti a rischio, quelle di intervento, nonché gli accertamenti tecnici da compiere in situ, quali: rilievi radiometrici, termometrici, rilievi geofisici, scavo di trincee, campionamenti. Per quanto concerne il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, tutte le aree individuate vengono inserite su un sistema informativo e gli esiti degli accertamenti svolti sono oggetto di comunicazione agli Enti competenti o all’Autorità Giudiziaria, a seconda della tipologia di illecito riscontrato. Nel caso di rifiuti di manufatti cementizi, pezzi o frammenti di essi, che potrebbero contenere amianto, vengono effettuati i campionamenti, per accertare la presenza e la tipologia di fibre di amianto.

Per le Misure preventive per i rifiuti abbandonati presumibilmente contenenti amianto Arpa ha posto particolare attenzione alle attività di ricerca e al trattamento di questa tipologia di rifiuti speciali, attraverso l’adozione di un protocollo operativo, che serve a garantire la sicurezza del personale operante e dei cittadini. Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, Arpa Molise si occupa anche della ricerca dei Siti a Rischio Interramento Rifiuti, di iniziativa o su richiesta di altri organismi di controllo. A questo scopo l’Agenzia si è dotata delle seguenti procedure di ricerca: analisi storica del territorio per evidenziarne le eventuali anomalie; approfondimento sulle cause dei movimenti terra, per evidenziare le “sequenze anomale” (es. coltura agricola-scavo-riutilizzo agricolo o addirittura abbandono del terreno), che andranno successivamente approfondite; rilievi radiometrici preliminari, per garantire la sicurezza del personale operante da eventuali fonti radioattive;  rilievi geofisici con elettromagnetometro , per individuare l’eventuale presenza di rifiuti interrati, di qualsiasi natura essi siano; termografia radiometrica per evidenziare eventuali processi di fermentazione in atto (es. emissioni di biogas); esecuzione di scavi nei siti ritenuti compatibili con la presenza di materiale interrato. I Dati rilevati Ambiente 2016/2017 sono stati pubblicati sul sito ufficiale Arpa Molise nei giorni scorsi. Il report: <<Nel 2016 sono stati segnalati n. 109 siti costituiti da ingenti quantità di rifiuti eterogenei, 8 dei quali configurabili addirittura come “discariche abusive” vere e proprie, e n. 7 siti a rischio interramento rifiuti. In 67 siti sono stati rinvenuti numerosi manufatti cementizi e pezzi di essi contenenti amianto, in 44 siti rifiuti edili e in 27 siti rifiuti elettrici ed elettronici. Questi rifiuti, spesso, vengono rinvenuti negli stessi siti. Per cui è facile imbattersi in cumuli di rifiuti edili che contengono anche pezzi e frammenti di manufatti cementizi contenenti amianto e parti di Raee (es. schede elettroniche), nonché di altri rifiuti. In questi dati, non sono stati considerati i rifiuti urbani, i rifiuti ingombranti e gli pneumatici che sono una presenza costante nelle aree di abbandono. Nel 2017, sono stati segnalati 67 siti, 8 dei quali configurabili come vere e proprie “discariche abusive”, 52 di abbandono di rifiuti eterogenei (urbani, pneumatici, RAEE, ingombranti, etc.), 3 di combustione illecita e 3 siti a rischio interramento rifiuti. Nel 2017 Arpa ha focalizzato la propria attenzione anche nella ricerca dei rifiuti radioattivi. A seguito di questa attività è stato individuato un sito, la cui radioattività è risultata superiore al contesto ambientale. Sono tutt’ora in corso gli accertamenti, per caratterizzare i radionuclidi. Nell’ambito dei siti segnalati, in 25 casi sono stati rinvenuti cumuli di manufatti cementizi e frammenti di essi contenenti amianto, in 29 cumuli di rifiuti edili, e in 8 rifiuti elettrici ed elettronici. Per la ricerca della radioattività, sono stati effettuati i dovuti controlli radiometrici presso i reparti di medicina nucleare delle strutture ospedaliere e impianti radiologici importanti con l’aggiunta di altri due siti, ove insiste una criticità ambientale dal punto di vista della contaminazione radioattiva: Castelmauro/Guardialfiera: Masseria “De Notariis; “di cui nel 2010  i militari di Esercito e Guardia di Finanza durante un blitz nella masseria del suocero di Quintino, il fisico nucleare al centro del giallo dei fusti tossici, scoprirono radioattività diffusa nei terreni circostanti. Il secondo è il sito di Cercemaggiore, la ben nota Contrada Capoiaccio radioattività: (650 nSv/h) dei famosi pozzi petroliferi della ex Montedison, noti a livello nazionale con la conseguente incidenza abnorme di tumori su quell’area. La sintesi dei rilievi dell’Arpa Molise possono essere racchiusi in: niente di estremamente rilevante rispetto a quelle che erano già criticità ampiamente note. Resta ai cittadini, la principale responsabilità dell’incidenza dei principali fattori di rischio ambientale. Ci vorrebbe una maggiore sensibilità nell’evitare di interrare e distribuire nell’ambiente cumuli di rifiuti, parrebbe un processo inarrestabile, ma con l’aiuto e la determinazione dei comuni e maggiori controlli, con la differenziata che anche in Molise sta facendo registrare numeri significativi, ci auguriamo che a breve, i numeri dei rilievi in negativo possano essere ridimensionati notevolmente.