“L’ascolto dei consiglieri e una riequilibratura delle risorse, tagliando su spese non strategiche, è il risultato del mese di analisi del bilancio”. È il commento di Andrea Di Lucente, presidente della Prima Commissione regionale, quella competente sul bilancio.

“È stato un mese di duro lavoro al termine del quale siamo venuti fuori con unità e con una visione che sia la più condivisa possibile. Abbiamo tutti dimostrato di lavorare per un unico scopo: l’interesse dei molisani e lo sviluppo di questa regione. E lo abbiamo ottenuto grazie ad un ascolto dei consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. Chi, come me e come tantissimi colleghi, è stato sindaco e ha vissuto in prima persona la politica di prossimità, non poteva non chiedere profonde revisioni su temi come il sociale, come la vicinanza alle aree interne. La dialettica interna ha permesso di arrivare ad una sintesi frutto dell’ascolto dei singoli consiglieri”.
“La giunta ha fatto tesoro dei suggerimenti dei consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza. Ha capito che servivano soldi per le fasce più deboli, per il Fondo regionale per la non autosufficienza, per le borse di studio agli studenti universitari, per i farmaci di fascia C, per i ragazzi delle comunità – ha proseguito Di Lucente -. Abbiamo tracciato una rotta precisa, ovvero quella di non lasciare indietro nessuno, di includere. Di fare proposte e di trovare il giusto equilibrio tra risorse esigue ed esigenze del territorio. Di questo ringrazio tutti i consiglieri, ringrazio la struttura tecnica. E ringrazio il presidente Toma che non ha chiuso al dialogo e ha compreso le istanze del consiglio”.

 

Con il varo, avvenuto nella seduta di oggi, della proposta di legge n. 57, di iniziativa della Giunta regionale, concernente il “Bilancio di previsione pluriennale per il triennio 20192021”, si conclude l’iter approvativo, iniziato sabato 27 aprile, della Manovra di bilancio 2019 della Regione Molise.

La proposta di legge n. 57 ha ricevuto 13 voti a favore e 7 contrari.
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Già nella seduta di sabato 3 maggio la proposta di bilancio pluriennale era stata illustrata all’Aula, da parte del Relatore (*), Presidente della I Commissione (la I Commissione consiliare è stata quella demandata per Regolamento consiliare ad esaminare e fornire il parere di rito alla Manovra di bilancio e alle sue componenti). Il Relatore in quella sede aveva evidenziato come il disegno di legge relativo al bilancio di previsione è stato al centro di un approfondito esame da parte del partenariato e dei portatori di interesse, le cui osservazioni sono state ascoltate dalla Commissione competente prima dell’avvio della
discussione e del rilascio del parere favorevole. Tali osservazioni –ha aggiunto il relatore-, che vanno nella direzione di una maggiore attenzione ai temi del sociale, accanto ad uno sforzo ulteriore in termini di investimento per stimolare la crescita economica e occupazionale, hanno comportato anche uno stimolo ulteriore di riflessione per emendare il testo in maniera tale da proporzionare le esigenze di rispetto degli equilibri di bilancio con la necessità di un’azione di stimolo alla crescita, fortemente sollecitata soprattutto dalle organizzazioni sindacali.

Dal confronto con gli stakeholder –ha concluso il Presidente della I Commissione- è emersa anche la necessità di razionalizzazione della spesa legata alle partecipate e agli enti sub-regionali oltre che della spesa in generale per la macchina amministrativa.
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Nello specifico il Documento di bilancio è riassumibile, secondo il parere reso dalla I Commissione, in:
I – la competenza di cassa è fissata in euro 2.935.840.056,52, rinvenienti dalla somma tra:
o il fondo presunto di cassa di 57.018.021,62
o le entrate tributarie e perequative stimate in 1.074.774.286,53
o i trasferimenti correnti di 233.071.805,89
o entrate in conto capitale 94.258.486,44
o entrate extra tributarie 823.502.540,97
o entrate da una riduzione di attività finanziarie pari a 33.719.965,76
o accensione di prestiti per 201.345,56
o anticipazione di cassa di 30.000.000,00
o entrate per conto terzi e partite di giro 589.293.563,35.
II – Le pese di cassa invece sono pari a euro 2.935.840.056,52, determinate da:
o spese correnti di euro 1.125.115.207,52
o spese per conto capitale di euro 654.075.238,86
o spese per incremento di attività finanziarie 31.827.500,00
o rimborsi di prestiti 22.660.702,55
o chiusura anticipazioni per 30.000.000,00
o uscite per conto terzi e partite di giro 727.485.661,90.

Dati che generare un fondo di cassa finale presunto di 344.545.747,59.
Le previsioni di entrate proprie, a libera destinazione, per l’anno 2019, raggiungono un ammontare pari a € 155.340.587,40. Le previsioni delle entrate proprie a libera destinazione 2019, contenute nella proposta di bilancio 2019/2021, hanno subìto un incremento, rispetto all’anno 2018, del 10% circa (grazie all’iscrizione negli stanziamenti per l’anno 2019 entrate derivanti da attività di accertamenti relativa alla tassa automobilistica per gli anni 2016-2017 e per il recupero per sovra compensazione dalle
aziende concessionarie dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale per 11 milioni di euro).

Nel parere della Commissione si rileva anche come l’ammontare delle entrate a libera destinazione, sia marginale rispetto alla struttura del bilancio di previsione e dell’ammontare di quelle vincolate.

Tale residualità implica uno scarso margine di manovra rispetto alla possibilità di effettuare investimenti programmatici, demandati – come illustrato nel dettaglio dal Documento di economia e finanza regionale – ai fondi europei.
Nonostante tale situazione –si legge ancora nel parere-, è stato deciso di non aumentare le imposte regionali in virtù dell’analisi del contesto economico e lavorativo della regione (sempre contenuto nel  | Comunicato stampa n. 101/2019 – f.to Addetto Stampa (Michele Simiele) 2 Defr) che, sebbene continui ad essere fiaccato dalla crisi, mostra timidi segnali di ripresa, da incentivare attraverso una pressione fiscale non ulteriormente incrementabile.

Infine è fissato in euro 713.502.974,03 il finanziamento della spesa sanitaria regionale per l’anno d’esercizio 2019.
Nei giorni scorsi sono stati presentati da tutti i Consiglieri 45 emendamenti, che poi sono stati interamente ritirati perché inseriti in un maxiemendamento sottoscritto dalla maggioranza e dalle minoranze.

Il Maxiemendamento, che è stato votato all’unanimità dall’Assemblea consiliare, è la sintesi di tutte le proposte emendative prodotte anche in relazione del dibattito svolto in sede di legge di stabilità.
Nello specifico il maxiemendamento prevede di: finanziare, nel triennio 2019-2021, per euro 200.000,00, per ciascun anno, l’esodo degli operatori della formazione professionale iscritti all’Albo regionale, con le modalità previste dall’art.6 della
Legge regionale 4 maggio 2015, n.9;  cofinanziare nel triennio 2019-2021, per euro 385.000,00, per ciascun anno, le risorse statali finalizzate al Diritto allo Studio Universitario;
 finanziare nel triennio 2019-2021, per euro 30.000,00, per ciascun anno, l’istituzione del “Fondo per il reinserimento dei cittadini molisani rientrati dal Venezuela”;
 finanziare nel triennio 2019-2021, per euro 100.000,00, per ciascun anno, la legge regionale 5 maggio 2009, n.16, in materia di sviluppo del sistema cooperativo;
 finanziare nel triennio 2019-2021, per euro 20.000,00, per ciascun anno, la legge regionale 24 marzo 2000, n. 18, in materia di sostegno alle società operaie di mutuo soccorso;
 incrementare nel triennio 2019-2021, di euro 60.000,00, per ciascun anno, il finanziamento della L.R. n.18/1997 avente ad oggetto il contributo per le attività del Conservatorio “Perosi” di Campobasso;
 incrementare nel triennio 2019-2021, di euro 40.000,00, per ciascun anno, il finanziamento degli interventi in favore degli studenti affetti da patologie che non consentono la frequenza dei corsi e a sostegno e per miglioramento dell’offerta formativa per gli studenti in difficoltà;
 incrementare nel triennio 2019-2021, di euro 130.000,00, per ciascun anno, il finanziamento regionale erogato agli enti locali, in conformità a quanto previsto dall’art. 45, comma 2, lettera d) della L.R. n.13/2014, in favore degli interventi realizzati dai comuni a sostegno dell’affido familiare;
 finanziare nel triennio 2019-2021, per euro 500.000,00, per ciascun anno, la Legge Regionale 3
marzo 2009 n.9 avente ad oggetto “Incentivi in favore dei piccoli comuni molisani atti a
contrastare lo spopolamento e ad favorirne la ripopolazione”.
 finanziare, nel triennio 2019-2021, per euro 30.000,00, per ciascun anno, la Legge Regionale 10 ottobre 2013, n.15, avente ad oggetto “Misure in materia di prevenzione e contrasto alla violenza di genere”;
 finanziare, nel triennio 2019-2021, per euro 200.000,00, per ciascun anno, interventi a favore dei comuni per la redazione dei piani urbanistici comunali;  incrementare, nel triennio 2019-2021, di euro 50.000,00, per ciascun anno , il finanziamento
regionale della L.R. n.30/2008, in favore dell’Ente Parco dell’Olivo; finanziare, nel triennio 2019-2021, per euro 200.000,00, per ciascun anno, gli interventi regionali
in favore dei comuni per le attività di sgombero neve per ciascun anno;
 finanziare, nel triennio 2019-2021, per euro 400.000,00, per ciascun anno, la Legge Regionale n. 18 dicembre 2017, n.22 avente ad oggetto “Istituzione Fondo regionale non autosufficienza”;
incrementare, nel triennio 2019-2021, per euro 30.000,00, per ciascun anno, la Legge Regionale n.24/1990 avente ad oggetto l’erogazione di contributi in favore delle associazioni ciechi, mutilati, invalidi, sordomuti, invalidi e mutilati civili;
 incrementare, nel triennio 2019-2021, per euro 150.000,00, per ciascun anno, la Legge Regionale n.2/2010 avente ad oggetto “Misure in materia di contenimento dell’inquinamento luminoso”;  finanziare, nel triennio 2019-2021, per euro 233.000,00, per ciascun anno, interventi in favore degli enti locali per la valorizzazione produttiva e ambientale degli usi e delle terre civiche; incrementare, per euro 500.000,00, per l’anno 2019, al fine di potenziare le attività degli Ambiti Territoriali Sociali, lo stanziamento della Legge Regionale n.13/2014 avente ad oggetto il finanziamento del Fondo per le Politiche sociali;  incrementare, nel triennio 2019-2021, per euro 50.000,00, per ciascun anno, lo stanziamento della Legge Regionale n.17/2007 avente ad oggetto “Interventi a favore di soggetti sottoposti a trapianto di organi o affetti da patologie rare”.
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L’Assemblea ha poi votato, ancora all’unanimità, 7 Ordini del Giorno presentati da diversi Consiglieri, sia di maggioranza sia di minoranza. In particolare:
| Comunicato stampa n. 101/2019 – f.to Addetto Stampa (Michele Simiele) 3
 il primo odg, concernente il “potenziamento delle attività dell’IRESMO”, impegna il Presidente della Giunta regionale a: impegnarsi al fine di garantire maggiori risorse finanziarie per il funzionamento dell’IRESMO; promuovere ogni altra forma di finanziamento, a valere anche sui bandi nazionali, per lo stesso Istituto; promuovere ogni attività utile al raggiungimento degli obiettivi alla base dell’istituzione.
 Il secondo odg, riguardante l’ “attivazione del fondo dedicato al prestito d’onore agli studenti universitari del Molise”, impegna la Giunta Regionale ad attivare una misura per il prestito d’onore agli studenti universitari del Molise attraverso la FinMolise, secondo le modalità che verranno definite dall’Esecutivo stesso, con specifico atto, sentite le associazioni di rappresentanza degli studenti e l’ESU.
 Il terzo odg, afferente i “fondi a sostegno della direttiva regionale avente ad oggetto l’affidamento familiare dei minori”, impegna la Giunta regionale a prevedere per l’esercizio finanziario 2019 e per i successivi esercizi in aggiunta alla quota del cofinanziamento regionale e destinato ad integrare le risorse per il finanziamento dei Piani Sociali di Zona, una somma ulteriore di 130 mila euro con vincolo di destinazione agli interventi a favore delle famiglie affidatarie, al fine di avviare una seria sperimentazione che possa ridurre i costi sociali e ridare dignità all’istituto dell’affido familiare.
 Il quarto odg, riguardante l’ “addizionale all’accisa sul consumo di gas naturale – indirizzo per la riduzione per gli usi civici- principi- rinvio al Consiglio reginale”, impegna il Presidente della Regione in riferimento all’addizionale regionale all’accisa sul consumo di gas naturale per usi civili e industriali, a prevedere l’applicazione dei seguenti criteri: 1- l’aumento dell’aliquota per usi civili è funzione inversa dell’altimetria del territorio dove è ubicato il comune e/o altri criteri ritenuti rilevanti per l’impianto meteorologico negativo sui consumi; 2-l’aliquota massima per usi civili non viene modificata rispetto a quella attualmente applicata (0,019 mc) ed è applicata ai comuni zona climatica C ex legge 39/2004; 3 – il criterio dell’aumento in base ai maggiori consumi al fine
di perseguire la finalità ambientale, è applicato ai soli consumi civili; 4 – il totale del gettito
dell’accisa rimane invariato.  Il quinto odg impegna la Giunta regionale del Molise a reperire, nelle brevità, adeguate risorse finanziarie per ogni anno di previsione, al fine di incrementare la dotazione del finanziamento per la legge in materia di Polizia Locale.
 Il sesto odg, impegna la Giunta regionale a reperire le risorse finanziarie pari a 40 mila euro per ogni anno di previsione, al fine di incrementare la dotazione del fondo alle PRO-LOCO.
 Il settimo odg, impegna la Giunta regionale a reperire le risorse finanziare per i corsi ed esami per guide turistiche ed accompagnatori turistici.
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In apertura di seduta il Presidente della Giunta regionale (*) ha svolto delle comunicazioni al Consiglio sulla questione “ANAS -Accorpamento Area Comportamentale Molise”. In Presidente, in particolare, ha notiziato l’Aula (nella quale, nella sezione del pubblico, era presente una nutrita delegazione di lavoratori dell’Azienda) di aver inviato una nota all’Amministratore Delegato dell’ANAS, Massimo Simonini, e per conoscenza al Coordinamento territoriale adriatica ed all’Area compartimentale del Molise, con la quale ha
chiesto loro di astenersi dal procedere alle annunciate riorganizzazioni. Nella missiva si evidenzia come la decisione da parte dell’ANAS di chiudere l’Area Compartimentale Molise per accorpamento con l’Abruzzo, produrrebbe un grave danno al nostro territorio, soprattutto dal punto di vista gestionale. L’Area Compartimentale Molise, infatti, al momento gestisce 663,77 chilometri di strade, quasi quanto altre regioni di maggiori dimensioni. In alternativa, laddove dovesse rendersi necessario per l’ANAS procedere
con tale revisione logistica, il Presidente della Giunta ha chiesto che sia il Molise a divenire sede di coordinamento compartimentale anche per l’Abruzzo”.
In relazione a tale problematica l’Assemblea ha votato all’unanimità un atto di indirizzo con il quale fa voti affinché venga preservata l’autonomia dell’Area Compartimentale Molise al fine di evitare che si possa ulteriormente penalizzare il tessuto economico sociale della regione Molise. Il Consiglio poi, impegna il Presidente della Giunta regionale ad adoperarsi nelle sedi competenti per rappresentare la posizione dell’Assise consiliare espressa con il medesimo odg.