i portavoce M5S in Consiglio regionale
Quello del randagismo è un problema di notevole rilevanza nella nostra regione, ma sembra che il Governo regionale non abbia intenzione di occuparsene. Dai dati ufficiali del Ministero della Salute, risultano 6 milioni i cani di proprietà nella penisola, a cui si aggiungono i quasi 600 mila randagi, dei quali solo 1\3 ospitati nei canili rifugio. In Molise, sono 57 mila i cani registrati all’Anagrafe Canina Regionale, su una popolazione canina di circa 80 mila unità: 25 mila sarebbero dunque i randagi sul territorio regionale, per i quali non esiste un proprietario responsabile.
È di due giorni fa la notizia del pitbull abbandonato sulla tangenziale di Termoli e trovato morto dopo l’impatto violento con un’autovettura. Il povero animale era stato legato ad un guard-rail con una pesante catena di metallo. Questa è solo una delle tante, tristi, storie che ci troviamo a commentare ogni anno, specialmente in questo periodo. Il rispetto, la cura e la sorveglianza sugli animali sono questioni di cui occuparsi costantemente, non solo in estate, eppure la politica regionale appare a dir poco disinteressata alla questione. È infatti del 2005 il provvedimento normativo quadro in materia, ma ad esso non hanno fatto seguito impegni e monitoraggi periodici, come la stessa norma prevedeva.
La Legge Regionale n. 7 del 4 marzo 2005, “Nuove norme per la protezione dei cani e per l’istituzione dell’anagrafe canina”, integrata e modificata dalla L.R. 24 giugno 2011 n. 12, disciplina la tutela degli animali d’affezione, promuovendone la protezione e l’educazione al rispetto al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale, a tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Il testo normativo prevedeva, tra le iniziative da intraprendere, l’istituzione di un pronto soccorso veterinario, che a tutt’oggi manca in Molise. Nel vicino Abruzzo, per avere un’idea, funziona perfettamente. Nella legge regionale del 2005 si preveda inoltre che, qualora le strutture pubbliche non fossero risultate idonee, il servizio di pronto soccorso poteva essere esercitato da strutture veterinarie private convenzionate. Altro punto essenziale della legge era l’istituzione, presso il Dipartimento di Prevenzione, di una apposita Unità Operativa di Prevenzione e lotta al randagismo. La prevenzione del randagismo era invece affidata ad un Piano triennale, così come stabilito da un successivo Regolamento regionale del 2007. L’ultimo piano disponibile, secondo le nostre verifiche, risulta quello del 2013\2015, con uno stanziamento a bilancio di circa 1,2 milioni di euro, dei quali tuttavia sembrano essere stati effettivamente investiti solo 400 mila euro. La restante parte è stata invece dirottata su altre poste di bilancio.
“La Regione Molise – si legge ancora nella Legge regionale del 2005 – promuove e finanzia corsi di formazione e di aggiornamento, campagne di informazione e di educazione sanitaria”, rivolti alle associazioni, ai proprietari di animali, alle guardie zoofile e alle polizie locali, per affrontare al meglio il fenomeno del randagismo. Corsi che non ci risulta siano mai stati attivati.
Di cruciale importanza la questione della sterilizzazione, al fine di prevenire l’aumento incontrollato della popolazione canina e la diffusione di malattie infettive. Dalle segnalazioni pervenute, i servizi di sterilizzazione degli ambulatori veterinari dell’Asrem, prima di Isernia, poi di Campobasso, risultano funzionare a singhiozzo: l’ambulatorio di Isernia, in particolare, sarebbe rimasto inattivo per circa un anno. Inefficienze che deriverebbero dal malfunzionamento del macchinario che consente l’espletamento dell’anestesia canina, uno strumento che costa circa 3 mila euro. Riparare o sostituire questo tipo di attrezzature permetterebbe però di risparmiare importanti risorse e notevoli disagi, in quanto le associazioni di volontariato e i Comuni sono costretti all’esborso di maggiori risorse con l’aumento della popolazione canina e il sovraffollamento dei canili.
Per tutte queste ragioni abbiamo presentato una mozione, a prima firma di Andrea Greco, con l’obiettivo di impegnare il Presidente Toma a:
- predisporre, approvare ed attuare un nuovo Piano triennale di Prevenzione del randagismo, appostando risorse finanziarie adeguate. È fondamentale che il piano tenga conto della necessità di una sorveglianza attiva del territorio, mediante banche dati informatizzate (geodatabase) della popolazione canina esistente;
- garantire il servizio di sterilizzazione presso gli ambulatori veterinari di Isernia e Campobasso, assicurando la presenza di medici veterinari e di attrezzature idonee;
- istituire, finalmente, un Pronto Soccorso Veterinario;
- predisporre, approvare ed attuare un’Unità operativa per la lotta al randagismo, nominando anche un responsabile, come previsto dalla Legge regionale del 2005.
Il decoro urbano e la vivibilità dei nostri borghi, le esigenze di tutela della salute pubblica e di rispetto degli animali e la necessaria sensibilizzazione della popolazione regionale sono questioni non più procrastinabili. Ci auguriamo che l’intero Consiglio regionale vorrà dedicare a questo tema la giusta attenzione, assumendosi degli impegni seri e puntuali. È una questione di civiltà: del resto, come diceva Gandhi, “La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”.