Un servizio tv che ovviamente ha interessato tantissimo i molisani nessuno escluso, trattandosi di salute e della sua migliore salvaguardia. E’ stato quello appena trasmesso da Rai 3 che è venuta in Molise con telecamere ed inviato speciale per capire e far capire lo stato di … salute della sanità regionale.

Tanti i molisani intervistati : da operatori della sanità a direttore di una tv privata regionale, da familiari di pazienti a personaggi vicini al settore sanitario. Al tirar delle somme tutti concordi nel sostenere che in Molise si vive a rischio salute e sopravvivenza per tagli e scelte operate dalla politica molisana, il che finisce per incidere -è stato evidenziato nel corso del servizio tv- sulla migliore tutela della salute dei cittadini molisani. In buona sostanza da quanto lasciato emergere dalla predetta trasmissione di Rai 3, in determinate zone del territorio molisano -vedi Agnone ed altre aree dell’interno- si vive a rischio sopravvivenza alla luce del difficile territorio regionale ed in rapporto alle realtà sanitarie pubbliche esistenti. Tante cioè le soppressioni, diverse le cancellazioni di unità e reparti ospedalieri nel pubblico, e di contro una sanità privata -e qui non poteva non farsi riferimento a Neuromed- che avrebbe fruito di presunte agevolazioni da parte del mondo politico molisano. Aspetto quest’ultimo, però, decisamente rigettato dall’amministratore Neuromed, Mario Pietracupa, che ha parlato di coraggiosa e fattiva imprenditorialità della proprietà dell’Istituto di Ricerca e Cura di Pozzilli (titolare delle quote societarie maggiori, ricordiamo, é l’europarlamentare Aldo Patriciello) e non già di riguardi da parte della politica regionale.

Ancora sul tema di fondo della trasmissione di Rai 3, ossia la sanità pubblica. E’ in atto in Molise, è stato asserito da intervistati ed inviato speciale, una consistente emigrazione della salute -così è stato ribattezzato il fenomeno- pari al 28%, non essendoci nella sanità pubblica molisana specializzazioni e professionalità richieste e necessarie. Andando nei dettagli sono stati accennati aspetti particolari del complesso problema di salvaguardia e tutela della salute dei molisani. Tra l’altro è stato detto che l’assenza della pediatria in alto Molise, alias nell’Agnonese, rappresenta un tasso assai dolente per le popolazioni lì residenti, così come le problematiche connesse alle fratture di femore. Addirittura, date le restrizioni della sanità pubblica regionale, si registra in Molise un’alta percentuale di abbandono delle cure e che l’assistenza offerta non è adeguata alle esigenze della popolazione residente.

Quindi le profonde differenze tra la sanità pubblica molisana e quella, sempre pubblica, abruzzese ; due regioni a confine, è stato sottolineato, ma con nette disparità nell’offerta di servizi. In Abruzzo, ad esempio, c’è l’elisoccorso per casi gravi ed urgenti, in Molise manca invece tantissimo tant’è l’emigrazione ospedaliera verso altre aree nazionali. In chiusura, come detto innanzi, l’ovvio riferimento a Neuromed ed alle scelte politiche molisane in tema di sanità. Sarebbe in atto, è quanto emerso nel corso della seguitissima trasmissione della tv pubblica nazionale, un gigantesco conflitto d’interessi tra sanità pubblica e privata del Molise, e i molisani ne avvertirebbero le conseguenze sulla loro pelle.

Tonino Atella