Quando la merla era bianca …

Secondo antichissimo modo di dire e di pensare, il 30 e 31 gennaio sono i cosiddetti “Giorni della Merla”, vale a dire i più freddi dell’anno almeno sulla carta. Infatti s’identificano con le temperature più basse dell’intero anno ed ognuno provvede a coprirsi adeguatamente, adattandosi al periodo. Detto però che la realtà delle cose non è più tale da qualche tempo a questa parte, ossia che le temperature di fine gennaio non sono poi così tanto proibitive come una volta ma anch’esse alla pari delle persone si sono adeguate ai tempi adeguandosi ai cambiamenti, piace ricordare nella circostanza la storiella -frutto di fantasia, ovviamente- della merla che una volta era bianca come la neve e non già come la pece com’è attualmente. Il racconto dei nostri nonni. La merla, dal candido piumaggio e bellissima nella sua veste bianca, sul finire di gennaio di tanti anni orsono si aggirava infreddolita date le bassissime temperature. La neve ricopriva ogni cosa ed il volatile era a mal partito, non riuscendo a trovare un ramo, una foglia, un albero dove coprirsi e scaldarsi. La sua vita era in pericolo, l’aria era gelida, la temperatura bassissima e la povera merla era disperata. Volava in lungo e in largo, ma senza intravedere soluzioni. Aveva urgente bisogno di ripararsi e riscaldarsi, altrimenti la fine era inevitabile ! Quando ogni speranza era al limite, ecco che il volatile individua nel comignolo di un camino l’unica possibile speranza di salvezza. Senza indugi apre le ali e si libera in volo, raggiunge non senza difficoltà l’apertura del comignolo sul tetto di una casa poco distante e vi si intrufola sperando di trovare un po’ di caldo e sopravvivere. Precipita però lungo il camino e la sua discesa a precipizio termina nella cenere in fondo allo stesso camino, in quel momento per fortuna spento anche se ancora caldo. La merla decide così di intrufolarsi quanto più le è possibile tra carboni e cenere, restandovi a lungo e senza muoversi per trovare finalmente un po’ di caldo. Alla fine, riscaldata e ritemprata, lascia il camino e si libera in volo all’esterno della casa completamente ristabilita. Ma qui la grossa … novità : dopo la lunga e salutare permanenza tra cenere e carboni per riscaldarsi e sopravvivere, il suo piumaggio non è più bianco come la neve bensì nero come quei carboni che l’avevano salvata ! E da quel fine gennaio di tanti anni orsono, la merla è completamente nera … ! Storia o storiella ? Fate voi …

Tonino Atella