Continua la lotta per la stabilizzazione degli ex operai cantonieri precari.
Alla prima neve, normale per l’inverno, si rinnova l’annunciato disastro della privatizzazione del servizio di manutenzione delle strade provinciali di Isernia.
Il breve video che vi mostriamo ne è solo un esempio: siamo nel tratto che congiunge la SP Sprondasino con la SP Verrino e raccogliamo le legittime proteste di una persona rimasta bloccata.
Ulteriori proteste ci pervengono da Bagnoli del Trigno: la neve rinfusamente ammassata con i mezzi antineve ha chiuso incredibilmente gli accessi alle abitazioni di alcuni che regolarmente pagano i diritti alla Provincia, ma addirittura chiudendo anche accessi a vie comunali.
Altri abitanti di Bagnoli del Trigno ci riferiscono di aver notato alcuni mezzi dei privati appaltatori, pagati dalla provincia con tariffe orarie elevate, girare a vuoto con le lame alzate anche in giorni assenza di neve.
Ed ancora: da Pietrabbondante due famiglie hanno dovuto evacuare poiché un mezzo anti neve ha rotto le condutture del gas.
L’unico modo per uscire da questo disastro funzionale ed erariale della privatizzazione è un elementare provvedimento di giustizia sociale: la stabilizzazione degli ex precari operai cantonieri presso l’ente Provincia di Isernia: dal marzo 2016 sono stati lasciati disoccupati, dopo oltre vent’anni di efficiente e faticoso servizio con paghe da fame.
Con tale stabilizzazione, per cui continueremo a batterci con il “Comitato Operaio Osvaldo Pallotta”, il diritto al lavoro fondamentale per queste decine di famiglie si congiunge con un servizio pubblico di qualità per la manutenzione stradale e per il piano neve, recuperando un enorme patrimonio di professionalità che altrimenti andrebbe perso e su cui la collettività ha già investito.
Abbiamo anche già dimostrato dettagliatamente con dati alla mano che questa stabilizzazione è possibile sin dal 2017 attuando l’art.20 del D.Lgs 75/2017: con i parametri in deroga più quelli ordinari vi sono tutti i margini assunzionali, mentre per la copertura basta il 2% delle entrate correnti dell’attuale bilancio provinciale, tanto più che i fondi di tale servizio se ne vanno per la privatizzazione molto più costosa.
Non solo: con questa stabilizzazione vi sarebbe stata anche la transazione delle causa di lavoro vinta dai lavoratori e la Provincia avrebbe risparmiato oltre 225 mila euro da investire ulteriormente sul servizio !
I governi locali, dell’asse PD- destra alla Provincia di Isernia e della giunta regionale di destra di Toma che l’avalla, continuano invece a rigettare inauditamente la nostra piattaforma di stabilizzazione degli operai cantonieri: anche in questa vicenda hanno svelato la natura di comitati esecutivi della borghesia locale, nemici giurati dei lavoratori e dell’occupazione, che privatizzano i servizi pubblici per il profitto dei padroni a danno del resto della società.
Ma contro queste follie di un sistema di potere ormai fallito, questa nostra lotta emblematica per la realtà locale, continua ad oltranza: per la stabilizzazione di questi operai, per dare alla collettività un servizio pubblico di manutenzione stradale e piano neve di qualità, gestito sotto il controllo sociale e dei lavoratori, sottratto alla ristretta cabina di politicanti e burocrati.
Lì, 07/01/2019 Partito Comunista dei Lavoratori – Sezione MOLISE