Campobasso – «Abbiamo una grande considerazione del ruolo che le Organizzazioni sindacali svolgono a tutela dei diritti dei lavoratori. Non solo. Riteniamo che esse siano uno strumento fondamentale di mediazione tra le istanze di chi rappresentano e il potere decisorio degli organismi eletti dal popolo.
Un rapporto, quello fra istituzioni e sindacato, che deve essere corroborato e temprato dal rispetto dei reciproci ruoli e non deve mai essere messo in discussione.
Proprio per questo motivo, non comprendiamo l’azione di protesta, posta in essere da Cgil, Cisl e Uil, che hanno deciso, a differenza di altre sigle sindacali, di non prendere parte, l’8 gennaio scorso, all’incontro sui redigendi documenti di Programmazione economico-finanziaria 2019-2021, una fase di ascolto che la Regione ha avviato interloquendo con il partenariato socio-economico e gli stakeholders molisani.
La convocazione, fatta pervenire a tutte le Organizzazioni sindacali, rappresentava un invito al dibattito e aveva come obiettivo, semplicemente, sentire le parti sindacali per capire se i contenuti delle Linee programmatiche, già ampiamente discussi anche con Cgil, Cisl e Uil l’estate scorsa, potessero dar luogo a una proposta programmatoria che accogliesse le richieste dei lavoratori.
L’appuntamento, che ha registrato l’assenza del Sindacato unitario, in altri termini, era propedeutico a una proposta ancora da definire, una riflessione proprio sulle osservazioni ricevute dai sindacati.
L’intento, tra l’altro, era quello di comunicare anche il lavoro svolto dalla Giunta.
In definitiva, si è fatto ricorso a un metodo di dialogo costante con il partenariato, più snello e diverso dalla prassi, che sta ricevendo ottimi consensi dal territorio.
Chiarito ciò, va detto che la concertazione sindacale verterà, invece, su una Proposta di bilancio di previsione che, una volta redatta, passerà successivamente all’esame della Prima commissione consiliare, contesto in cui, come è sempre avvenuto, si dà audizione al partenariato socio-economico sul documento predisposto.
L’invito che i sindacati hanno rivolto alla Regione, attraverso un comunicato stampa, di riprendere il confronto appare, pertanto, privo di fondamento. La sollecitazione, semmai, avrebbero dovuto indirizzarla a loro stessi, per aver deciso di non presentarsi all’ultima riunione programmata. Noi non abbiamo mai interrotto il confronto, anzi intendiamo intensificarlo.
Dal sindacato ci attendiamo tantissimo. Occorre affrontare insieme, come è sempre stato e continuerà a essere, le innumerevoli problematiche che interessano i lavoratori molisani, far sentire la nostra voce all’unisono sui tavoli romani dove si giocano partite decisive per il futuro Molise, reclamare maggiore attenzione verso una regione che resiste e continuerà a esistere». Così il presidente della Regione Molise, Donato Toma, in risposta alle argomentazioni addotte da Cgil, Cisl e Uil attraverso un comunicato stampa.