Sabato 21 ottobre (h 17), presso la “Dimora Del Prete” nel centro storico di Venafro (IS), verrà presentata la rivista “Altri Itinerari”, della Volturnia Edizioni, contenente due saggi relativi alle ricerche archeologiche svolte sulle alture di Venafro.

I due saggi, scritti a distanza di anni da Maurizio Zambardi, focalizzano l’attenzione sulle mura sannitiche e romane da lui rinvenute (a partire dal 1999) su Monte Santa Croce e sull’opera poligonale di Madonna della Libera, due siti fondamentali per comprendere la storia della città di Venafro e del suo territorio, prima di diventare un municipio romano di una certa importanza. Entrambi i saggi si avvalgono di esaustivi apparati fotografici che evidenziano molto di quanto è possibile osservare sui ripidi pendii e sulla sommità di Monte Santa Croce, che domina la città e buona parte della Valle venafrana.

In particolare, il sito conosciuto come Madonna della Libera, noto per situarsi in una zona facilmente accessibile nel Parco Regionale storico-agricolo dell’Olivo, viene per la prima volta impreziosito e documentato da disegni e da immagini fotografiche di fine Ottocento. Infatti, grazie al lavoro di ricerca dello stesso Zambardi, sono stati riportati alla luce i disegni realizzati da Enrico Lucenteforte, per conto dello zio prete Francesco, relativi all’intero sito archeologico, ed è stato possibile pubblicare il reportage realizzato dal Padre domenicano Peter Paul Mackey, che nel 1897 fotografò l’opera poligonale in tutta la sua interezza.

Il programma della serata prevede gli interventi del Prof. Giuseppe Ceraudo, Docente di Topografia Antica presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e di Maurizio Zambardi, autore delle ricerche.

Tonino Atella