“Con il sì all’emendamento in Manovra relativo al nostro Programma operativo straordinario 2015-2018, riportiamo in legge un documento condiviso con il Governo e con le altre Regioni. È un fatto estremamente positivo che non mina l’autonomia decisionale della Regione nella gestione del nostro servizio sanitario, ma al contrario la blinda.
Quest’approvazione, raggiunta grazie al lavoro condotto con la Commissione bilancio di Montecitorio, ci consente di cancellare, mi auguro definitivamente, la possibilità che chiunque, anche senza una riconoscibilità giuridica, possa impugnare l’atto di programmazione delegando a terzi la decisione sulla funzionalità e sulla bontà del documento stesso.
Grazie agli effetti della trasformazione del nostro Pos in legge dello Stato, finalmente daremo la spinta necessaria all’attuazione della riforma sanitaria: è quello che interessa a noi.
A noi interessa assicurare ai cittadini molisani qualità, intensità di cura come fatto altamente innovativo e territorio vicino al cittadino, con il medico che va dal paziente e non viceversa. E il passaggio inserito nella Manovra è una garanzia in questo senso. Lo stesso iter è stato seguito per l’Abruzzo nel 2011.
Il Governo nazionale continua a condividere e sostenere le scelte del Governo regionale riconoscendo la qualità della proposta che abbiamo messo in campo. Ora, chi grida allo scandalo, lasciando intendere chissà quali devastanti scenari apocalittici per la sanità molisana, sa di fare soltanto molto rumore per nulla, come al solito”.