Campobasso, 19 giugno 2019 – Il consueto appuntamento istituzionale del Comitato di sorveglianza del POR Molise FESR e FSE si è replicato quest’anno nello scenario collinare di Trivento, ospitato dal Centro pastorale diocesano “Don A. Scarano”.

In apertura, una buona prassi che annualmente si rinnova: la riunione del Comitato diventa occasione di scoperta delle bellezze del Molise. Prima dell’inizio dei lavori, infatti, ha avuto luogo una visita guidata alla cripta di San Casto, proseguita con una sosta al museo diocesano di arte sacra. Il mini tour turistico-culturale di Trivento si è concluso presso la sede del Palazzo vescovile, dove monsignor Claudio Palumbo  ha voluto dare il  saluto di benvenuto ai partecipanti all’evento.

Lo stato dell’attuazione del Programma operativo regionale, con l’avanzamento specifico dei vari assi, è stato analizzato sotto la direzione del presidente della Regione, Donato Toma, che presiede anche il Comitato.

«I lavori  – spiega il governatore –  hanno riguardato l’approfondimento dello stato dell’arte dell’attuazione  del POR, il raggiungimento target di spesa e performance del Programma, le strategie territoriali per le Aree urbane e interne, la strategia di comunicazione e l’attività di valutazione del Programma».

«Un’analisi a tutto tondo – continua – che ha consentito di delineare il risultati conseguiti e l’andamento delle attività portate avanti dalla Regione Molise  in collaborazione con il partenariato sociale, economico e istituzionale».

 

«Un partenariato – tiene a precisare il presidente – che, dopo la modifica al regolamento che abbiamo proposto e approvato oggi, sarà ancora più ampio e partecipe».

«Abbiamo registrato con soddisfazione – sottolinea – che tanto la Commissione europea, quanto lo Stato si sono complimentati con la Regione Molise per l’accelerazione impressa e i risultati conseguiti».

«A chiusura di questo lavoro di bilancio – chiosa Toma  – colgo l’occasione per ringraziare tutto il Tavolo per il proficuo e collaborativo lavoro svolto.  L’impegno rimane quello di un’ulteriore accelerazione da imprimere, in particolare, alle strategie territoriali»