“Natale sicuro”: massima attenzione della Polizia di Stato nell’attività di prevenzione, a tutela della sicurezza dei cittadini della provincia, anche attraverso l’emissione di misure di prevenzione nei confronti di persone considerate pericolose.

 

Il Questore di Isernia Roberto Pellicone, dopo una breve ma approfondita attività istruttoria da parte della Divisione Anticrimine, ha emesso 11 Fogli di Via Obbligatori con divieto di ritorno per 3 anni (5 da Isernia, 2 da Agnone, 2 da Santa Maria del Molise, 1 da Frosolone e 1 da Sessano del Molise) e un ammonimento ex art. 3 D.L. 93/2013.

 

I FVO dal Comune di Isernia sono stati emessi nei confronti di un cittadino albanese di 37 anni, un 66enne campano e un 52enne romano,  tutti con precedenti di Polizia per possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, nonché reati contro la persona, contro il patrimonio e la pubblica amministrazione.

Non potranno tornare ad Isernia per i prossimi 3 anni neanche i due napoletani di 47 e 40 anni (quest’ultimo cantante neomelodico) arrestati dalla Squadra Mobile pentra il 22 ottobre scorso nell’operazione “finto nipote”, prima che portassero a termine una truffa ai danni di un’anziana donna spacciandosi per corrieri che dovevano un pacco destinato al nipote in cambio di 3.500 euro.

 

Gli altri provvedimenti hanno riguardato persone con precedenti per reati contro il patrimonio, che si aggiravano nei vari Comuni della provincia senza giustificato motivo. Si tratta di 3 cittadini rumeni, di 44, 31 e 28 anni,  e 2 campani, di 46 e 41 anni, tutti con precedenti per reati contro la persona ed il patrimonio, mentre una 42enne cittadina rumena, fermata ad Agnone, ha anche precedenti per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli e impiego di minori nell’accattonaggio.

 

 

 

Inoltre, è stato emesso un provvedimento di ammonimento, previsto dall’art. 3 del D.Lg. 93/2013 per i casi di violenza domestica anche in assenza di querela da parte della vittima, nei confronti di un 65enne di Isernia che, di recente, aveva aggredito la coniuge convivente minacciandola.