Oggi, 5 maggio, ricorre la Giornata Nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, momento importante di riflessione per tutte le realtà, sia istituzionali che non, impegnate nell’azione di prevenzione e contrasto del fenomeno dell’abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori.
Quanto accaduto negli ultimi due anni per l’emergenza pandemica, ha accelerato i processi di avvicinamento dei bambini ad internet, intensificando il rapporto di reciproca attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online ed ha influenzato le abitudini quotidiane di ognuno di noi, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo virtuale, mostrando però altrettanto velocemente il suo lato oscuro.
Si riconferma infatti, a livello nazionale, un andamento preoccupante per cui la pedofilia diventa un pericolo imminente anche per i bambini più piccoli: difatti sono stati riscontranti diversi casi con un trend che però è sostanzialmente stabile rispetto all’anno 2020 in Molise nel numero dei bambini coinvolti in casi di pedopornografia e adescamento, affermano come socialnetwork, videogiochi e messaggistica possano costituire una grande opportunità di crescita ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione.
Chi in modo criminale sfrutta la rete per nascondersi, per nutrire le sue fantasie deviate sa quanto sia stretto il rapporto tra le piccole vittime e i devices tecnologici: nel 2021 sono stati 4 i casi trattati dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Campobasso, casi nei quali famiglie e vittime sono state costrette a fare i conti con la capacità manipolatoria di adulti consapevoli, con la circolazione illegale di immagini di violenza, con la condivisione in circuiti apparente anonimi, sulle darknet, di confessioni di fatti di abuso.
E’ cresciuto anche il numero di soggetti indagati per reati di pedopornografia e adescamento denunciati all’Autorità Giudiziaria, a livello nazionale ed è sempre alta l’attenzione della Polizia Postale per salvare piccole vittime, oggetto di abusi sessuali reali perpetrati da soggetti che appartengono alla loro cerchia di fiducia, anche attraverso incontri nelle scuole per spingere i bambini a raccontare ad una figura di riferimento, anche un insegnante o un poliziotto, le proprie esperienze.
#essercisempre