Personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Molise diretto dal Commissario Capo della Polizia di Stato Tommaso Vecchio, a seguito di complesse ed articolate indagini delegate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia, in collaborazione con personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Napoli, ha tratto in arresto in flagranza di reato un venticinquenne residente a Napoli, responsabile di illecito utilizzo di carte di pagamento e truffa continuata in danno di circa 90 cittadini residenti in varie località del territorio nazionale, assicurandosi l’ingiusto profitto il cui valore si attesta intorno ai 60.000 euro. Per concorso nelle medesime attività delinquenziali sono stati inoltre denunciati, in stato di libertà, quattro persone residenti nel territorio nazionale.
L’attività di polizia giudiziaria ha avuto origine nel mese di settembre 2017, a seguito della querela presentata da un cittadino molisano, vittima di truffa per l’acquisto di un computer Apple, su una pagina Facebook, a fronte di un versamento di euro 1.400 su una carta postepay fornita dal finto venditore e mai recapitatogli.
Tramite la pianificazione e l’applicazione di idonee strategie investigative la Polizia Postale e delle Comunicazioni è stata in grado di individuare, in tempo reale, il luogo di utilizzo dell’utenza del venditore ed il luogo di utilizzo di altre utenze, sempre riferibili al medesimo venditore, riconducibili alle attività illecite poste in essere. Dette indagini hanno permesso di restringere le investigazioni ad un territorio circostanziato della città di Napoli.
La persona sottoposta alle indagini per assicurarsi l’anonimato e l’impunità si è avvalso, nel tempo, di più carte postepay intestate a terze persone, sedenti in varie località del territorio nazionale, sulle quali faceva confluire i pagamenti delle finte vendite effettuati dalle vittime di turno. Il medesimo poi effettuava i prelievi utilizzando ATM degli Uffici Postali ubicati in diverse località delle città di Napoli e Caserta.
La strategia investigativa del personale della Polizia Postale, adeguata alla risoluzione del caso e preventivamente concordata con l’Autorità Giudiziaria di Isernia titolare delle indagini, consentiva di trarre in arresto, nella flagranza del reato di cui all’art. 493 ter del codice penale, l’indagato.
Nella flagranza del reato è stata effettuata perquisizione personale e domiciliare a carico dell’indagato ove venivano rinvenute e sequestrate la somma di euro 1.000 (frutto di due finte vendite appena concluse dal medesimo), alcune sim-card, un personal computer, diverse carte postepay, uno smartphone e capi di abbigliamento (indossati dal reo mentre effettuava alcuni prelievi agli ATM). L’Autorità Giudiziaria di Napoli ha convalidato l’arresto, le perquisizioni ed il sequestro, inviando gli atti all’Autorità Giudiziaria di Isernia, ove le indagini proseguiranno per materia e competenza territoriale.