di Pietro Tonti
Mentre Elon Mask ci proietta su Marte e sta ponendo in orbita 12.000 satelliti per offrire la possibilità a tutti, anche nei punti più remoti del pianeta di collegarsi al web con linea super veloce; mentre Eric Laithwaite ha inventato i treni a lievitazione sotto vuoto che viaggeranno a velocità di 6.000/8000 km orari in tunnel ad aria rarefatta; mentre tanti scienziati lavorano a progetti futuri con l’idea di trasformare il mondo e le nostre vite in meglio, nel Molise no, le menti devono essere ibernate, non c’è spazio per il nuovo e la politica sempre portata in groppa da dinosauri che hanno avuto il Dna capace di affrontare qualsiasi cataclisma, sono ancora qui a dettare condizioni; dimenticando il passato e guardando sempre con la solita ottica personalistica il futuro, pensando di restare sempre a galla come l’olio gettato nell’acqua, mentre questa regione è ferma all’età della pietra.
Chi porta questo bagaglio pesante di responsabilità è Angelo Michele Iorio, politico navigato, senza alcun dubbio, capace nella dialettica di difendere anche l’indifendibile. Non possiamo dimenticare però chi nella sanità pubblica ha avuto lo scettro del comando nel passato per proiettarci nel debito disastroso di oltre 250 milioni di euro di oggi; poi commissario dei debiti contratti da lui stesso.
Sorprendente invece è la posizione dell’ex Presidente Iorio che pur sapendo i mali causati alla sanità pubblica negli anni della sua amministrazione, vorrebbe imprimere la sua volontà anche sulla sanità pubblica amministrata dal governo oggi, per quel debito esagerato contratto nel periodo della sua gestione.
Capace di scagliarsi contro l’amministrazione regionale targata Toma che è inerme dinanzi ai tavoli ministeriali sulle decisioni importanti come centri Covid e quant’altro che riguardano la gestione sanitaria regionale, come lo era lui stesso nel passato.
Il Molise lo ricordiamo è commissariato per la sanità, qualora non fosse così, il Presidente Toma avrebbe voce in capitolo e il Governo non nominerebbe commissari.
Anche se a volte i molisani devono apparire decerebrati per sostenere certe tesi che cozzano con la realtà dei fatti, alla fine si scopre nell’ultimo comunicato del Consigliere Iorio cosa è davvero importante, non la sanità, non il Vietri si o il Vietri no; è importante la conta dei consiglieri che sostengono Toma.
Oggi siamo 10 a 10 con il Presidente undicesimo a sostenere la sua maggioranza. Iorio lo afferma nell’ultimo comunicato: ” ora Toma appare incamminato in una strada pericolosa, questo centro destra non mi appartiene, quello che ho visto negli ultimi tre anni, non è la mia maggioranza, non è la coalizione del mio centrodestra. Il Molise ha assistito a scelte sbagliate fatte pur di rifiutare consigli propositivi di chi ha esperienza”.
I suoi consigli insomma non sono stati graditi. Ed ecco che il Molise deve – alla stregua di un’Araba Fenice” rinascere dalle ceneri, sempre le stesse, su chi ha fatto il bello e cattivo tempo e vuole continuare a farlo nel futuro.
Colpevole del degrado generale di questa terra, mentre il mondo viaggia ad una velocità supersonica, qui tutto deve restare fermo, immobile congelato in attesa che Iorio riprenda di nuovo lo scettro del comando in regione?
L’Assessore Cavaliere si stupisce della firma apposta da Iorio sulla mozione di sfiducia in Consiglio e afferma nel suo intervento in aula: “nel 2008/2009 il Sen. Iorio riportava in Consiglio che non si poteva ragionare con lo Stato, in quanto ai tavoli tecnici per la sanità, si facevano solo meri conti di ragioneria, gli ospedali e i reparti subivano tagli già allora e i conti non tornavano. Ci siamo quindi trovati come nella situazione di oggi, ma mi ha fatto senso vedere Iorio firmare la mozione in un secondo momento. Siamo tutti figli dello iorismo, lui ha creato il centro destra, mi fa specie quando le opposizioni affermano, questi sono gli stessi della politica che hanno provocato danni al Molise: tra questi c’è anche lui”.