di Pietro Tonti
Due le novità di rilievo della politica regionale odierna. La prima è la conferma della perdita per il Molise di un deputato che passeranno dagli attuali 3 a 2 con la riforma avviata dalla Camera che ha dato il via libera definitivo al taglio di 315 parlamentari. Dagli attuali 945 ai futuri 600 parlamentari conseguenza dell’approvazione definitiva della riforma costituzionale targata M5S.
Il Molise non viene toccato per il senato, due senatori abbiamo e due ne resteranno. L’effetto diretto della riforma è la diminuzione del numero dei deputati, che passano da 630 a 400 totali, e dei senatori, che dagli attuali 315 scenderanno a 200 totali. L’entrata in vigore della riforma non avverrà prima di gennaio 2020.
La seconda novità di rilievo per la politica molisana, riguarda La Lega che estromette Luigi Mazzuto da responsabile regionale, continuerà a svolgere il ruolo di assessore regionale – si legge in una nota- Salvini lo ha sostituito con il deputato leghista Jari Colla, 44 anni di Cinisello Balsamo, eletto nella circoscrizione Lombardia 1.
Salvini dà il benservito a Mazzuto in una nota: “Grazie per il grande impegno di questi anni e per i risultati che ha ottenuto e continuerà ad ottenere come assessore regionale. Buon lavoro a Jari Colla: la Lega cresce, il nostro obiettivo è migliorare sempre di più”.
E’ nella frase “migliorare sempre di più” che probabilmente è racchiusa questa scelta del leader maximo, quella di nominare addirittura un lombardo distante 600 km dal Molise, responsabile del partito in questa regione. Negli ultimi anni è vero, e va dato merito a Mazzuto che è stato il primo a credere nella Lega, ad aggregare, a nominare responsabili provinciali e comunali, a coinvolgere nel progetto politico Aida Romagnuolo e Mena Calenda, elette consigliere in regione. Ma subito dopo le elezioni regionali, la pretesa assessorile per Mazzuto si è rivelata un vero boumerang che ha devastato il movimento. Le due consigliere deufradate di un ruolo di spicco in regione, sono fuggite dalla lega, così molti rappresentanti provinciali e comunali si sono allontanati dal carroccio, facendo cadere Mazzuto nella solitudine dei numeri primi. La stoccata di Salvini, con la nomina di un veterano del movimento così lontano, è proprio il sintomo della terra bruciata fatta intorno, sicuramente non volendo, sfuggita di mano dallo stesso Mazzuto che non è riuscito a creare vertici e aggregazioni capaci di far crescere la lega in Molise, o di rappresentarla in sua vece. Vedremo se il deputato leghista Colla, riuscirà a fare da “collante” e a dedicare tempo alla nuova idea di rilancio del carroccio in Molise. Vedremo se quei big della politica regionale che volevano passare alla Lega prima della caduta del governo, con il nuovo responsabile regionale, si sentiranno più tutelati nel fare il gran salto nelle verdi acque del Pò Salviniano.