di  Tonino Atella

L’animo umano, è risaputo, è incline al bene e al bello. Tali finalità l’uomo le persegue in modi diversi e disparati a seconda la personale inclinazione.

Tra le “strade” per perseguire quanto appena scritto, c’è anche la poesia. I versi cioè, nel solco del Padre letterario della nostra lingua nazionale, l’Alighieri appunto, continuano a conquistare ed avvincere molti, catturandoli letteralmente senza lasciarli più andare! Un costume assai positivo, quello di scrivere in versi, per esternare, raccontare e dire di noi stessi. Ne sono prova i tanti concorsi poetici che vengono banditi dalle Alpi a Villa San Giovanni, passando per isole grandi e piccole, a testimoniare l’inclinazione dell’homo italicus ad esprimersi in versi, ora belli, ora bellissimi, ma ad onor del vero non di rado anche alquanto modesti. Ciò non toglie che poetizzare, a prescindere da resa e produzione, avvince ed attira uomini, donne e giovani ambosessi.

Il Molise ovviamente non si sottrae a tanto, anzi vi partecipa e vi aderisce con evidente entusiasmo e passione, come confermato dalla mole di versi che si scrivono dalle nostre parti, Venafro compresa. Ed è proprio nella quarta città molisana che vive “Mago Carlo”, personaggio simpaticissimo ed arguto, alquanto incline a munirsi di penna e foglio per scrivere in versi, attingendo dalla vita quotidiana e da tant’altro delle abitudini umane.

Di “Mago Carlo” pubblichiamo quest’oggi “La morte della sorte” e “Inno al brunello”, con l’intesa di ospitarlo ancora in fururo. “La morte della sorte” : “Nella vita sperare nell’aiuto della sorte è sempre meglio che aspettar la morte; ma se la prima ad arrivare tarda, la seconda più passa il tempo e più ti guarda per cogliere il momento più opportuno e scacciare più lontana la fortuna che invece tu desideri agguantar per gustarti il piacere del gioire. T’accorgi tardi che non puoi cambiar perché è giunto il momento di morire”.

Quindi “Inno al brunello” del “Mago” venafrano di versi e non solo … : “Un goccio di brunello fa bene al cervello e se è artigianale ti rende più gioviale. Cantiamo il ritornello: Se bevi del brunello nella giusta misura sei pronto all’avventura e la vita da insicura diventa meno dura. Cin, cin! Brindiamo allora con un  goccino ancora, sempre con il brunello il vino che è un gioiello”.