di Alessia Tonti
Un gruppo di escursionisti ci scrive meravigliandosi per quello che accade a Valle Fiorita, splendida località montana ricadente nel comune di Pizzone.
Riportiamo integralmente:
<<In una splendida giornata estiva si decide in gruppo di optare per Valle Fiorita di Pizzone, ma quando arriviamo l’anomala sorpresa di un omino che ci dice: “Alt per entrare sono 2 €.” Con una sottospecie di ricevuta/bolletta di € 2 intestata a “Calima De Pizzone”Via Mazzini 19 Pizzone, si tratta di un’associazione che si occupa della gestione del Pianoro Le Forme, meglio noto come Vallefiorita, in Pizzone (IS). Alleghiamo la ricevuta ). Accediamo alla valle e si rimane sgomenti e allibiti.
Questo è il modo di fare turismo in Molise?
Due Euro  per accedere a Valle Fiorita /Piano Le Forme, SENZA avere NULLA DI NULLA!
– Servizi Zero, non ci sono bagni nè un bar/chiosco per un caffè.
– Pulizia Zero, tutto abbandonato, escrementi di animali lasciati perennemente ovunque, sulla strada e vicino alle panche ristoro dove mangiare.
 – Punti fuoco a norma Zero  e nemmeno legna da ardere per il fuoco (altrove la danno a disposizione e NON SI PAGA)
Assistenza Zero, il turista è abbandonato a se stesso senza che qualcuno gli illustri cosa poter fare, né gli fornisca un sacchetto per riporre i rifiuti. Il tutto col benestare di mandrie libere di pascolare e a sera libere di avvicinarsi al turista che sta mangiando dopo una escursione e si vede defecare in faccia dalle mucche e dai cavalli, senza parlare del guano raffermo tutto attorno alle panche vicino al “contabile della Valle”.
Un quadretto Leopardiano in piena regola, per quel che doveva essere una perfetta giornata estiva immersi nelle Mainarde molisane.
Poi ci lamentiamo che la gente va al PIANORO CAMPITELLI DI ALFEDENA, dove non c’è paragone, tutto attrezzato a norma e NON SI PAGA NIENTE!
Se il turista paga una tassa è perché si abbia un servizio come accade altrove,  ad es. Camosciara, Cascate del Verde – Borrello, Cipresseta di Fontegreca ecc.
 A questo punto il turista preferisce fermarsi appena arriva su a Pianoro CAMPITELLI di Alfedena, che con la strada nuova ISERNIA-Castel di Sangro si fa pure prima. Tra le due Valli, praticamente adiacenti, NON C’è PARAGONE!>>
        FIRMATO un gruppo di escursionisti
Questa viva protesta è stata postata sul profilo facebook del sindaco di Pizzone Letizia Di Iorio, la quale parrebbe abbia risposto queste testuali parole riportate integralmente dal suo profilo, in un post in cui Johnny Fanto risponde in merito, probabilmente per lo stesso motivo, aveva precedentemente interpellato il sindaco e presumibilmente aveva dato la seguente risposta:
<<No perchè questa amministrazione non ha MAI adottato alcun atto che prevedesse il pagamento del pedaggio sul Pianoro. Ne’ autorizzato chicchessia a poterlo fare. E’ evidente, pertanto, che tu sia stato vittima di un abuso, di una truffa. Sono sindaco da diversi anni e non ho mai neanche sognato di prevedere il pagamento del pedaggio a “Vallefiorita”! Per quanto concerne la merda delle vacche, consentimi il francesismo, bisognerebbe conoscere la realtà del luogo, ancora costituita, per fortuna, da allevatori che resistono e che vivono di questo: il luogo è interessato dagli usi civici e, fintantochè ci sarà anche un solo pizzonese che camperà di allevamento, gli escrementi vi si troveranno sempre ( W la natura!!!). Ti informo, inoltre, che il sito, in seguito ad apposita delibera di giunta comunale, è oggetto, da diversi mesi, di uno studio di fattibilità da parte di esperti del settore, perchè venga rilanciato in modo importante, sotto il profilo turistico, tenendo conto della realtà del luogo,ovviamente. Aggiungo, infine, che è buona norma, prima di rendere pubbliche delle fake news come la tua, informarsi dei FATTI. Sarebbe bastata una telefonata in Comune!>>.
A questo punto bisognerà far luce sulla vicenda, l’amministrazione comunale di Pizzone ha autorizzato o meno l’Associazione Calima De Pizzone a far pagare un ingresso all’area? 
E’ quindi regolare o meno introitare seppur una minima cifra per offrire poco o niente?
Per l’igiene e le altre discussioni in corso, attendiamo l’evolversi di uno sviluppo turistico che dovrebbe garantire agli ospiti l’indispensabile per poter bivaccare e godersi l’area in questione, come accade in tanti altri luoghi come Colle Meluccio nel comune di Pescolanciano gestito dai Forestali, dove forniscono ai visitatori senza alcun pagamento anche la legna per il barbecue ed è garantito ai visitatori una igiene impeccabile, senza escrementi e, chi sporca poi è obbligato a pulire.
Mutuare da altri la funzionalità e l’igiene, sarebbe indispensabile per avvicinarsi almeno di striscio al tanto agognato sviluppo turistico delle nostre aree, di cui abbiamo tanto bisogno per reggere l’economia dallo spopolamento.