Se dovessimo descrivere con un monumento simbolo il fallimento politico/amministrativo del Molise, basterebbe pensare al Roxy di Campobasso.
La Regione a guida Michele Iorio lo comprò dal privato, per circa 7 milioni di euro, nel 2010 (non fu un affare per il pubblico). Oggi la Regione, con Iorio assessore, vuole venderlo. Posizioni schizofreniche, alle quali si aggiunge quella di Toma, che promise i soldi necessari per l’abbattimento nel 2020. Insomma, una “schifezza” gestionale, politica, economica, amministrativa ed urbanistica, alla quale va messa la parola fine.
UNICA SOLUZIONE PER IL ROXY, AD OGGI, RESTA L’ABBATTIMENTO DELLO STESSO E IL RECUPERO DI QUELL’AREA, con una regia pubblica.
Vendere il Roxy per consentire a qualche privato di edificarci? Un grave errore.
La Regione Molise eviti di pensare di fare cassa vendendo il futuro urbanistico della città di Campobasso.
Nessuno, neppure Roberti, può trattare il capoluogo come una riserva utile a ripianare i danni (economici) fatti dai soliti noti, con cui oggi governa.
Presenterò una mozione in consiglio comunale: chiederemo alla giunta regionale di evitare idee malsane come questa ed, anzi, di trovare i soldi per abbattere il Roxy e restituire l’area alla città.
All’Hotel Roxy ha albergato per anni la mala gestione regionale. Va messa la parola fine a questo scempio.
Giose Trivisonno (Capogruppo PD Consiglio Comunale Campobasso)