Il Musec, Museo dei Costumi del Molise, nasce nel dicembre 2011 con l’intenzione di rendere stabile e in particolare fruibile al pubblico la grande collezione etnografica del suo Direttore Antonio Scasserra.

La raccolta è una delle  più grandi ed importanti dal punto di vista qualitativo, storiografico, culturale e numerico e  si pone al secondo posto dopo il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma. 40 costumi originali esposti sui manichini ; 1200 pezzi di oreficeria popolare di produzione molisana esposti nelle teche; oltre 100 capi sciolti esposti in apposite  sezioni monografiche; gigantografie delle foto dello studio Trombetta di Campobasso.

La collezione però non si limita a quanto esposto ma si arricchisce di un’altra cinquantina di costumi originali e di gioielli antichi che lo stesso Scasserra utilizza su indossatrici per grandi eventi culturali fuori la struttura museale. Un patrimonio di inestimabile valore culturale, artistico  e storico, ma anche economico che mostra l’altissimo livello artistico raggiunto dal Popolo molisano, dai suoi artigiani nella lavorazione dei gioielli e nel confezionamento dei costumi dei singoli paesi.  Tra i pezzi più importanti della collezione spiccano alcuni reperti provenienti proprio da Campobasso: tre costumi originali considerati delle vere e proprie reliquie per rarità e preziosità composti  un modello quotidiano, uno festivo e uno nuziale. Tra i capi più preziosi spicca una antica mantigliana di tulle finemente ricamata, considerata dai periti come il pezzo più pregiato della collezione. Nell’ambito dell’oreficeria  risalta una “cannacca” (collana) che pare sia il  pezzo più antico risalente al settecento. Anche delle fibbie per scarpe della fine del settecento risultano di lavorazione campobassana e rivelano il livello artistico raggiunto dagli artigiani locali nell’arte del traforo dei metalli preziosi.

Tutto quanto sopra nella considerazione che la storia del vestire si combina e si intreccia con la storia e le abitudini del “mangiare”, settore dove la regione Molise ancora lavora prodotti di grandissima qualità;

Visto il dlgs 267/2000;

Visto lo Statuto comunale;

Considerato che, dalle notizie diffuse, il Museo prestissimo non troverà più sede nel Palazzo della Provincia di Isernia;

Considerato che una raccolta come quella contenuta nel MUSEC non può essere smantellata ed eventualmente trasferita fuori regione ma deve essere motore ed elemento di attrazione per la comunità;  .

Tutto ciò premesso

Si invita il sindaco e  la giunta comunale ad intraprendere iniziative mirate al trasferimento nella città di Campobasso del MUSEC  con collocazione naturale presso la Galleria civica di arte moderna, “casa della scuola” di via Roma, in modo da continuare nell’arricchimento del Palazzo museale quale riferimento culturale cittadino e regionale. Di operare tutte le verifiche affinché si produca un sistema museale del “vestire” in Molise con la presenza e/o la sinergia con il patrimonio di costumi in possesso dell’Associazione dei Crociati e Trinitari.

 

BATTISTA

CHIERCHIA

TRIVISONNO

SALVATORE