IL REGALO DI NATALE DELLE DESTRE ALLA SANITA’ MOLISANA: PRECARI A CASA, E TAGLI

RISPONDERE CON LA LOTTA PER STABILIZZARE I PRECARI OSPEDALIERI E DEL 118

Le masse lavoratrici e popolari molisane sono chiamate ad una forte mobilitazione anche per sostenere le lotte dei “precari COVID” della sanità, sia quella del personale non medico sia quella dei precari del servizio emergenza 118.

La lotta contro la gestione commissariale governativa e l’inerzia della giunta regionale della destra, dirette entrambi da Toma e dai vertici dell’ASREM suoi fiduciari,  deve tener conto ovviamente degli obiettivi immediati: proroghe dei contratti per il personale ospedaliero precario (280 tra infermieri, OSS ed altri operatori che per oltre la metà torneranno a casa mentre i rimanenti avranno un’altra manciata di precariato), e garanzia delle risorse necessarie per il compiuto funzionamento dei servizi 118 nei 16 comparti territoriali del Molise.

Ma occorre anche legare questa battaglia per gli obiettivi immediati intesi a mantenere  i posti di lavoro anche precari, ad una prospettiva di stabilizzazione, non solo per tutte le attuali unità in servizio ma anche per quelle che necessitano a coprire i vuoti ad esempio nel servizio 118, in modo da finirla una volta per tutte con queste tiritere che periodicamente affliggono i lavoratori e intaccano questi servizi essenziali per la salute.

Per i servizi del 118 si tratterà anche di assorbire alle dipendenze della ASREM con appositi bandi di concorso tutte le unità lavorative attualmente in servizio, oltre quelle in più di cui si ha necessità: il volontariato infatti finisce col diventare, salvo eccezioni rare, una forma di privatizzazione mediante la quale si attua un super sfruttamento dei lavoratori privi di una vera retribuzione e soprattutto della contribuzione previdenziale ed assistenziale.

Le due vertenze molisane del personale precario ospedaliero e del 118 vanno unificate anche perché hanno la suddetta base comune, oltre che per avere più forza: abolire il precariato garantendo la stabilizzazione come dipendenti ASREM, garantire questi servizi alla collettività con i mezzi e il personale necessario e qualificato allo scopo sul territorio. Le organizzazioni sindacali sono chiamate a svolgere questo ruolo.

Lo sciopero indetto dai sindacati molisani il 12 gennaio è uno dei momenti della mobilitazione e va dunque sostenuto e, per quanto ci riguarda, lo faremo su queste basi.

Anche in risposta ai dirigenti del sindacato molisano di destra UGL (erede del sindacato fascista ovviamente filo padronale) il cui accordo nefasto firmato in Prefettura ha solo l’effetto di dividere i lavoratori con una guerra tra poveri, subendo il ricatto inaccettabile della dirigenza ASREM “o questi pochi o nessuno” .

Solo la lotta continua delle lavoratrici e dei lavoratori precari ospedalieri e del 118 potrà ottenere questi risultati, tanto più col necessario sostegno delle masse molisane perché si tratta dei servizi pubblici essenziali  e del diritto alla salute.

Nel mentre Lotito e compagnia, dopo questo ennesimo regalo di fine di anno ( mandare a casa i precari della sanità molisana incluso il 118) stanno approvando l’ulteriore taglio alla sanità anche molisana del Governo Meloni con il calo progressivo della spesa sanitaria sul PIL già programmato dal DEF e “l’autonomia differenziata” , voluta da Salvini per colpire le masse del Sud in favore delle cricche capitalistiche del Nord in particolare della sanità.

Altro che “Decreto Molise” , hanno Lotito ha ottenuto il “Decreto Lazio” nel senso della sua società di calcio che potrà spalmare milioni di debiti fiscali, di cui basterebbe una piccolissima parte per stabilizzare i precari della sanità molisana e costruire un 118 di eccellenza.